I latrati dell’opposizione

Ha destato scandalo il verso del cane che Augusta Montaruli ha mimato in una trasmissione televisiva alla volta del Parlamentare del Partito democratico Marco Furfaro. Nonostante si tratti di una reazione non del tutto convenzionale né tantomeno improntata al buon gusto o al bon ton istituzionale, a livello onomatopeico rende molto bene l’idea di opposizione che la sinistra ha nel nostro Paese. Un latrato continuo tutto pericoli fascisti, pericoli trumpiani, strapotere di Elon Musk, richieste di riferire in Parlamento su tutto e via abbaiando. Una volta era il berlusconismo il pericolo mentre adesso è il melonismo a preoccupare. Ragion per cui è statisticamente impossibile che ogni qual volta non ci sono loro al Governo automaticamente esista un pericolo. Questo si chiama abbaiare alla luna, per cui vien da dire che l’onorevole Montaruli abbia semplificato molto pur non avendo torto.

E pare anche incredibile che i giornalisti di inchiesta facciano le inchieste a legislature alterne e i magistrati mettano bocca nelle decisioni politiche – guarda caso – quando le suddette decisioni sono targate centrodestra. L’apoteosi della vacuità invece è stata toccata nelle stucchevoli polemiche allorché è stata invocata trasparenza su un fatto di sicurezza nazionale come quello legato ad Almasri. Queste sono operazioni di intelligence che non possono essere trasparenti per definizione e sulle quali chi invoca trasparenza è in malafede o non capisce un tubo (o entrambe le cose). Tanto più che dalle relazioni dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio è emerso un quadro che lascia sospettare che ci siano stati sabotaggi e colpi bassi ai danni del nostro Paese.

Cosa si aspettava l’opposizione? Si aspettava forse che il Governo mettesse in piazza una vicenda che anche Paolo Mieli ha definito un pacco ai danni dell’Italia con una manina interna a fare da regista? La trasparenza su questi fatti è una magmatica cretineria così come lo sarebbe stata se qualcuno avesse invocato la verità sul caso di Cecilia Sala o su tutti i nostri connazionali recuperati nell’ambito di operazioni naturalmente torbide. Se ne facciano una ragione coloro che latrano dall’opposizione, provino a immaginare di presentarsi come alternativa credibile e si rendano conto che hanno perso una fantastica occasione per tacere: da che mondo è mondo la politica ha trattato con i criminali della peggior specie, perché è questo il suo compito.

Aggiornato il 10 febbraio 2025 alle ore 10:18