Ieri sera è andata in onda su X la conversazione tra Elon Musk e Alice Weidel, la leader di Alternative für Deutschland. Il proprietario di Tesla ha ribadito il suo sostegno alla forza politica tedesca che, alla luce degli ultimi sondaggi, avrebbe superato la soglia del 20 per cento lasciandosi alle spalle la Spd del cancelliere Olaf Scholz, ormai in caduta libera. “Solo Afd può salvare la Germania”, ha dichiarato più volte Musk nel corso della live. L’incontro virtuale è stato seguito da oltre 200 mila spettatori e ha permesso a Weidel di esprimersi su un ampio ventaglio di argomenti: dall’economia alla sicurezza, dai rapporti internazionali allo sviluppo tecnologico, fino a toccare la delicata questione dell’ostracismo nei confronti di AfD.
I media mainstream continuano a marginalizzare il partito guidato da Alice Weidel e ne restituiscono un’immagine che non corrisponde al vero. È sufficiente ricordare che l’emittente televisiva pubblica Ard/Zdf ha deciso di escludere Weidel dai dibattiti tra i candidati cancellieri che si sarebbero tenuti tra la fine di gennaio e febbraio. Come se non bastasse, anche le testate giornalistiche silenziano una voce in controtendenza e fiancheggiano il gruppo di interessi particolari che Weidel definisce il “partito unico” dell’establishment: una grandissima coalizione che unisce i cristiano-democratici all’estrema sinistra. Musk si è inserito con grande sagacia in questa vicenda e ha deciso di infrangere il cordone sanitario in difesa del free speech, il “fondamento essenziale di un voto informato”.
L’imprenditore sudafricano ha chiesto all’ospite di riassumere la sua piattaforma programmatica. Weidel spiega che Alternative für Deutschland nasce undici anni fa in risposta alla crisi dell’euro e ha l’obiettivo di colmare il vuoto lasciato da una Cdu sempre più lontana dai valori che rappresentava in origine. La leader rincara la dose e afferma che Angela Merkel è stata “la prima cancelliera verde della storia” e “ha forzato l’apertura dei confini tedeschi”, permettendo a milioni di immigrati clandestini di entrare illegalmente in Germania. Una follia a cui si aggiunge un paradosso: “I migranti buttano via i loro passaporti, così non possono essere espulsi”. Musk fa riferimento all’emergenza migratoria negli States e ricorda l’enorme discarica di passaporti vicino al confine con il Messico.
Quando parla delle proposte economiche di Afd, Weidel rivendica con orgoglio la sua identità e lancia una pesante critica allo statalismo: “Siamo libertari conservatori e abbiamo intenzione di liberare l’individuo dallo Stato. Ambisco a uno Stato minimo che sia limitato a un numero ridotto di funzioni. Ciascuna persona deve essere in grado di accumulare ricchezza per non dipendere dal welfare. Vogliamo ridurre la burocrazia, abbassare le tasse ed eliminare le regolamentazioni che ostacolano le imprese. Il governo Scholz ha collezionato una quantità spaventosa di imposte sul reddito, superiori a un miliardo di euro. Un impiegato lavora in media sei mesi all’anno per uno Stato disfunzionale che è incapace di provvedere i servizi di base e che non fornisce alcun tipo di sicurezza”. Musk le fa eco: “Hai ragione, il numero di regole in Germania è folle”.
Segue una parentesi sul politically correct e sul pericolo dell’indottrinamento dei giovani. Weidel afferma che “i genitori hanno la responsabilità di impartire ai loro figli un’educazione di livello” e si oppone all’agenda woke nel sistema scolastico. “Un tempo credevo che l’istruzione tedesca fosse la migliore al mondo”, ammette Musk. Il colloquio va avanti e Weidel manifesta la sua gratitudine per l’invito: “Qui ho la possibilità di tenere una conversazione libera in cui posso argomentare le mie idee senza essere interrotta. Veniamo ingiustamente etichettati come un partito di estrema destra, ma siamo l’opposto”.
La leader demolisce chi addita Afd di covare delle simpatie naziste: “È incredibile come, dopo la Seconda guerra mondiale, abbiano fatto passare Adolf Hitler per un conservatore. Il nazionalsocialismo deriva dal socialismo. Hitler era un dittatore comunista che ha nazionalizzato le aziende, soppresso la libertà di parola e manipolato i mezzi di comunicazione per salire al potere, punto”. E sottolinea le differenze incolmabili tra Afd e gli estremisti: “Pensiamo al terribile attacco perpetrato da Hamas ai danni di Israele. Noi siamo gli unici difensori della comunità ebraica, mentre l’antisemitismo è radicato a sinistra”. Del resto, “Hitler ha fomentato l’invidia della popolazione contro gli ebrei, proprio come ha fatto Stalin”.
Musk rivela di essersi confrontato con Benjamin Netanyahu sulle minacce che mettono in pericolo l’esistenza dello Stato ebraico e ha citato le tre regole per garantire una pace duratura: “Distruggere Hamas, demilitarizzare Gaza e deradicalizzare la società”. E a proposito del conflitto in Ucraina, lascia intendere che il presidente eletto Donald Trump abbia pronta una soluzione negoziale per porre fine allo spargimento di sangue. Il confronto tra Elon Musk e Alice Weidel ha dimostrato l’importanza del dialogo in una società libera, smentendo clamorosamente chi pensava che la leader di Afd fosse l’incarnazione femminile del Führer. Quest’esperimento social ha dato impulso al pluralismo e ha fatto conoscere a milioni di utenti una donna ragionevole e pragmatica come Alice Weidel.
Aggiornato il 10 gennaio 2025 alle ore 13:45