Sabato scorso sul Foglio, Adriano Sofri per denunciare l’incoerenza garantista di Matteo Salvini sulla condanna di Mimmo Lucano ha secondo me commesso il più classico degli errori del pensiero marxista: buttare via il bambino, cioè i sei referendum che radicali e leghisti stanno promuovendo da mesi raccogliendone insieme le firme, con l’acqua sporca, per l’appunto la conclamata incoerenza garantista del leader leghista di cui sopra. Conoscendo l’intelligenza politica di Sofri e non dubitando che anche lui sia sostanzialmente d’accordo nel merito dei referendum sulla giustizia e anche col metodo referendario sono propenso a credere che questo grave errore politico – un autogol del fronte garantista – sia dovuto a quel richiamo della foresta da antifascismo, e antileghismo, militante.
Certo i ragionamenti sviluppati da Sofri non fanno una grinza: “Quel commento truce contro Lucano è però una sconfessione plateale delle ragioni, dei sentimenti e dei linguaggi ispiratori del referendum sulla giustizia secondo i suoi proponenti originari. Un’evoluzione è sempre possibile, come sa specialmente chi frequenta galere e angiporti: ma anche un’involuzione. Salvini aveva firmato, ora ha votato”. Detto, anzi scritto, questo tuttavia come non accorgersi che queste prese di posizione possono venire sfruttate dall’ampio fronte antireferendario che mira a boicottare i quesiti un po’ con il silenzio stampa e con la speranza che non si raggiunga il quorum qualora vengano dichiarati ammissibili dalla Consulta e un po’ buttandola in caciara?
È vero, Salvini di errori ne ha fatti tanti e ultimamente anche le urne gli stanno presentando il conto. Non si può essere libertari sui vaccini e proibizionisti sulla cannabis, garantisti con gli amici e forcaioli con gli avversari politici. Ma questa campagna referendaria condotta insieme al Partito radicale di Maurizio Turco era ed è una delle poche cose che ha azzeccato negli ultimi tempi. Uno si domanda: caro Sofri, perché tirare in ballo proprio i sacrosanti referendum sulla giustizia se si deve criticare o anche deridere la goffa incompetenza politica del leader leghista?
Aggiornato il 07 ottobre 2021 alle ore 17:04