Dal manicheismo al casellismo

L’ex Procuratore di Palermo oggi in pensione Gian Carlo Caselli afferma con grande amarezza che chi combatte la corruzione viene oggi definito giustizialista. Ma dietro questa amarezza traspare la convinzione che chi non è giustizialista è automaticamente un difensore ed un fautore della corruzione. Come dire che tutti quelli che si dicono garantisti in contrapposizione ai giustizialisti sono dei complici attivi o potenziali dei corrotti.

Contestare una convinzione del genere non è difficile, ma solo inutile. È da tempo immemorabile che chi si crede portatore del bene considera servo del male chiunque non la pensi come lui. Un tempo questo fenomeno si chiamava manicheismo.

Oggi lo vogliamo chiamare casellismo, travaglismo o qualunque altro termine finisca in “ismo” ed escluda ogni forma di tolleranza?

Aggiornato il 20 febbraio 2020 alle ore 09:52