Uno Spirito Santo di nome Mincione

Noi tutti sappiano che l’elezione di un Papa avviene per intervento diretto dello Spirito Santo. Nel Conclave i cardinali discutono, analizzano candidature, tramano e magari litigano come in Parlamento quando c’è da eleggere il presidente della Repubblica. Ma nella Cappella Sistina, a differenza di quanto avviene a Montecitorio dove l’intesa sul nome la trovano i capi partito, ad un certo punto arriva lo Spirito Santo che illumina ed indica il Prescelto.

Pare che la faccenda si sia incredibilmente verificata anche quando, nel maggio del 2018, si trattava di trovare un nome per il ruolo di presidente del Consiglio del futuro governo giallo-verde. L’indicazione spettava al movimento grillino in quanto partito di maggioranza della costituenda coalizione. Ma Di Maio, Casaleggio, Grillo e Fico non sapevano a quale santo votarsi per trovare un personaggio all’altezza. Così è intervenuto lo Spirito Santo che ha illuminato i grillini e li ha convinti che l’uomo giusto era lo sconosciuto avvocato Giuseppe Conte.

Oggi, grazie al Financial Times, sappiamo che lo Spirito Santo si chiamava Mincione!

Aggiornato il 29 ottobre 2019 alle ore 11:01