Il volo delle aquile

Qualcuno si chiede se Destra Liberale, nel centrodestra, sarà un nido di falchi o colombe. È bene chiarire subito che s’intende essere delle aquile. Rocciatori i quali hanno scalato altissime quote, ad esempio vette dell’Himalaya, hanno sempre avuto problemi d’ossigeno, e hanno ammirato le aquile volare molto al di sopra delle cime, indifferenti alla questione. Se il potere fosse l’ossigeno della politica, di questi liberali si potrebbe dire che sono abituati all’apnea, quindi non curanti dell’aria rarefatta e decisi a volare alto, nell’Ideale.

Le pagine della cronaca politica, ormai da molto tempo, sembrano in realtà più di cronaca rosa o nera, talvolta fogli strappati dai quaderni d’appunti di un neuropsichiatra. A Destra Liberale non interessa la cronaca rosa; appena la cronaca nera, quando riferisce del più becero giustizialismo manettaro, o di mariuolerie vere che indicano quanto qualcuno farebbe bene ad accomodarsi fuori dalla politica, in quanto i suoi interessi sono altri. Purtroppo non si può trascurare la neuropsichiatria, per i danni causati da certi matti. Solo taluni, però, altri ci hanno evitato di essere ancora all’età delle caverne; e anche noi, quando c’incaponiamo ad essere liberali, forse non abbiamo tutte le rotelle apposto. Una grande neuropsichiatra c’insegna, nel suo quaderno d’appunti, a distinguere i due generi di matti: la Storia. I matti cattivi, per questo, hanno sempre cercato di cancellarla, e o di falsificare il suo quaderno. Le aquile hanno lo sguardo lungo.

Destra Liberale deve vedere dall’alto le scemenze, adocchiarle, girarvi attorno con ampli cerchi in quota, scendere in picchiata, ghermirle, portarle alle sue altezza per farle vedere a tutti, poi mollarle, farle precipitare a velocità supersonica e, splash! Crudele? Sì, ministro della Pubblica distruzione. Lei ha l’idea di abolire, in buona sostanza, lo studio della Storia, in quanto essa narra di crudeltà e violenza. Continui così. Cancelli dallo studio delle scienze non solo il capitolo della zoologia sui carnivori, ma anche tutta la biologia, in quanto esistono le piante carnivore. Elimini lo studio della fisica nucleate per via delle bombe. Gli studenti in ingegneria non studino gli acciai: vi si fabbricano un’insieme di cose, dalle lame per le armi bianche ai cannoni; ed anche la lama per la ghigliottina, strumento che, per associazione, viene in mente ogni qual volta si pensa alla sua testa. In letteratura censuri l’Iliade e, di Dante Alighieri, faccia studiare solo la terza cantica, il Paradiso: Inferno e Purgatorio sono troppo crudeli. E se, per queste sue idee, all’Accademia di Svezia venisse in mente di darle il Nobel, in fondo l’hanno attribuito anche a Dario Fo, lo deve rifiutare. Il premio fu istituito coi soldi fatti da Alfred Nobel con la sua invenzione: la dinamite.

Destra Liberale è ovvio difenda lo studio della Storia. È verissimo, essa narra anche di tiranni e non solo di martiri della libertà; di gente crudele e poco di filantropi. Chi non conosce la Storia, però, la ripete nei suoi aspetti peggiori, privo di difese immunitarie. Destra Liberale vola alto, e le aquile non sono tenere, come le colombe, ed hanno un’apertura alare più ampia dei falchi. Tutti i ministri della Pubblica istruzione vogliono “riformare”. Da Riccardo Misasi in poi, hanno distrutto la cultura degli Italiani. Con l’attuale ceto politico, in Italia, l’ignoranza crassa ha preso il potere. Questo è un vero disastro ecologico. Colpisce la Nazione custode, secondo le stime dell’Unesco, del sessanta-settantacinque per cento del patrimonio culturale del mondo. Destra Liberale nasce anche per invertire la marcia, a cominciare dal vocabolario: aborrisce ogni “riforma” della Pubblica istruzione, si batte per la “restaurazione” della Scuola Italiana.

Aggiornato il 11 ottobre 2019 alle ore 17:06