Gli isolati del Campidoglio

Non è stata solo divertente la battuta che la grillina Paola Taverna ha rivolto ai romani “... ma abitavate tutti in Svizzera prima?” in reazione alla pioggia di critiche caduta su Virginia Raggi e il Movimento Cinque Stelle dopo la bocciatura del bilancio da parte dell’organo tecnico di controllo di Roma. È stata anche la dimostrazione fin troppo lampante di come il vertice grillino della Capitale veda il rapporto ormai instaurato tra il loro partito e gli abitanti dell’Urbe. Un rapporto di contrapposizione frontale tra chi governa sull’onda di una investitura maggioritaria ormai dimenticata e chi dall’investitura acritica e plebiscitaria è passato alla contestazione altrettanto plebiscitaria e, se vogliamo, altrettanto pregiudiziale.

Che il pregiudizio ci sia da parte dei romani nei confronti di Virginia Raggi e della sua amministrazione comunale è fuor di dubbio. Quando dall’Istituto di Sanita parte la denuncia secondo cui Roma è l’unica Capitale europea dove peggiora la salute dei cittadini e la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, anch’essa romana, afferma che la Capitale è una città malata, a nessuno sfugge che il bersaglio dell’Istituto e del ministro sia l’amministrazione capitolina. In realtà le responsabilità per il degrado che incide pesantemente sulla salute dei romani sono molteplici e diffuse a tutti i livelli. Ma il bersaglio della polemica è uno solo: il Campidoglio. E quando la Taverna replica chiedendo ai romani se prima dell’avvento della Raggi vivevano in Svizzera non si rende conto di avallare e giustificare questa polemica fondata sul pregiudizio accettando la distinzione e la separazione totale tra amministrazione e popolazione.

Insomma, se è vero che prima della Raggi i romani non stavano in Svizzera ma in una città dove il degrado era in atto da tempo, è ancora più vero che se prima della Raggi i grillini vivevano in una bolla di autoesaltazione da incompetenza e ignoranza totali, oggi vivono in una bolla di autoisolamento provocato sempre e comunque dall’incompetenza e dall’ignoranza.

Il risultato è che per gli isolati del Campidoglio l’unica prospettiva è quella di riparare in Svizzera. Al più presto!

Aggiornato il 02 ottobre 2017 alle ore 18:32