M5S: i pericoli della democrazia on-line

Gli esponenti grillini della Capitale hanno assicurato che la democrazia diretta per la città di Roma non verrà realizzata attraverso la piattaforma Rousseau, che rimane uno strumento di consultazione e di comunicazione interno del Movimento Cinque Stelle, ma attraverso il sito ufficiale del Campidoglio.

L’assicurazione era ovviamente scontata. Solo qualche squilibrato poteva pensare che la struttura della famiglia Casaleggio avrebbe mai potuto essere trasformata nello strumento istituzionale della democrazia diretta capitolina. Ma, anche se scontata, questa assicurazione non tranquillizza affatto. Perché prospetta per una delle più grandi e antiche città europee un futuro da incubo. Quello in cui per ogni sciocchezza trasformata dai media in scelta di primaria importanza si imbandisce un referendum on-line sul sito capitolino a cui partecipano solo le minoranze paranoiche che usano la Rete per i loro deliri narcisistici.

Non c’è bisogno di ricordare come le famose comunarie con cui i grillini scelgono i loro candidati nelle amministrazioni locali siano normalmente partecipate da un numero irrisorio di soggetti tra loro divisi da incredibili e infiniti conflitti personali. Il rischio che la democrazia diretta in salsa pentastellata diventi una bega tra piccole frange di squilibrati è grande. Ma accanto a questo incubo, che già si è verificato in tutte le città dove l’esperimento grillino è stato realizzato, ci sono due incubi ancora più gravi. Il primo è quello è di trasformare la democrazia diretta in uno strumento al servizio delle lobby organizzate. Il tutto in un Paese che non riconosce le lobby lecite, ma è sempre più stravolto e condizionato da quelle illecite rappresentate dalle organizzazioni criminali, che già pesano come un macigno sulla democrazia indiretta e che non esiterebbero un solo istante ad usufruire di quella diretta di marca grillina.

Il secondo è quello della deriva autoritaria, cioè del rischio che attraverso la Rete si trasformi qualsiasi demagogo da strapazzo in un Chávez o Maduro nostrano deciso a cavalcare a proprio vantaggio un’artificiosa e fasulla volontà popolare. I dirigenti grillini sono convinti che proporre la democrazia diretta attraverso la Rete li trasforma in portatori di una grande innovazione. In realtà hanno scoperto l’acqua calda, quella in cui da sempre hanno sguazzato tutti i tiranni e i dittatori dell’umanità!

Aggiornato il 27 aprile 2017 alle ore 17:40