L’ennesima rinascita di Silvio Berlusconi

Matteo Renzi aveva visto giusto quando aveva affermato che il referendum si sarebbe vinto conquistando il voto degli elettori del centrodestra. Infatti lo ha perso non conquistando il consenso dell’area moderata e perdendo una fetta del voto del suo partito. Il divario tra il sessanta per cento del “No” ed il quaranta per cento del “Sì” ha questa precisa spiegazione. Lo “sfondamento a destra” non è riuscito e la ragione principale di questo insuccesso è dovuta alla posizione assunta da Silvio Berlusconi.

La scelta del Cavaliere di non seguire le ragioni del portafoglio a cui si era piegata la sua azienda, ma di adottare quelle del cuore e della politica ha permesso di mantenere sul “No” la stragrande maggioranza degli elettori di Forza Italia. Questa scelta, rivelatasi deleteria per Renzi, ha prodotto un doppio risultato positivo per Berlusconi. Ha dimostrato che il suo rapporto personale con gli elettori del centrodestra rimane ancora solido e non subisce l’usura del tempo. E ha rimesso al centro della scena politica nazionale non solo la persona del Cavaliere ma anche la sua formazione politica: Forza Italia.

Al momento la maggioranza parlamentare è ancora nelle mani di Renzi. Ed è il Premier dimissionario che, forte di questa sua prerogativa, condizionerà l’esito della crisi e la sorte della legislatura. Ma è fin troppo evidente che la nuova legge elettorale destinata a sostituire l’Italicum dovrà essere discussa e concordata da un ampio schieramento di partiti, in cui la parte determinante spetterà a Forza Italia. E che al tavolo in cui si deciderà il futuro della prossima legislatura il posto d’onore dovrà essere riservato a Silvio Berlusconi.

L’ennesima rinascita del Cavaliere non stupisce gli osservatori più attenti. Né la malattia e neppure il golpe politico-giudiziario che ne ha decretato l’ineleggibilità sono riusciti a cancellarlo dalla scena pubblica nazionale. Berlusconi è rientrato nuovamente in campo e se Renzi vorrà continuare a restare in politica dovrà tenerne necessariamente conto.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:06