Istat, a febbraio +567mila occupati sull’anno

Il tasso di occupazione a febbraio sale al 63 per cento. Si registra un aumento di 47mila occupati su gennaio e di 567mila unità su febbraio 2024. Il numero di occupati è salito a 24 milioni 332mila. È quanto rileva l’Istat. Nel mese di febbraio aumenta soprattutto l’occupazione femminile (+84mila unità sul mese precedente) rispetto a quella maschile (-37mila unità). E si concentra sulle donne anche l’aumento su base annua con 315mila occupate in più a fronte di 252mila occupati in più tra gli uomini. A febbraio l’aumento congiunturale dell’occupazione riguarda soprattutto gli indipendenti (+34mila) e i dipendenti a termine (+9mila) mentre i dipendenti con contratto stabile avanzano di 3mila unità. Ma su base annua la crescita è concentrata sui dipendenti stabili (+538mila unità) e gli autonomi (+141mila) mentre i dipendenti a termine arretrano di 112mila unità. La crescita dell’occupazione su base annua coinvolge prevalentemente gli over 50 con 542mila occupati in più in questa fascia di età rispetto a febbraio 2024, dato legato all’andamento demografico. Si registra anche un aumento tra i 15 e i 24 anni con 52mila unità in più. In questa fascia di età si registrano 21mila occupati in più su gennaio 2025.

Il calo delle persone in cerca di lavoro (-4,9 per cento, pari a -79mila unità) interessa gli uomini, le donne e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 5,9 per cento (-0,3 punti), quello giovanile al 16,9 per cento (-1,4 punti). La crescita degli inattivi (+0,3 per cento, pari a +33mila unità) coinvolge gli uomini e i 25-34enni a fronte di un calo tra le donne e nelle altre classi d’età ad eccezione dei 15-24enni, per i quali si registra una sostanziale stabilità. Il tasso di inattività sale al 32,9 per cento (+0,1 punti). Confrontando il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 con quello precedente (settembre-novembre 2024), si registra un aumento di 199mila occupati (+0,8 per cento). A febbraio 2025, il numero di occupati supera quello di febbraio 2024 del 2,4 per cento (+567mila unità); l’aumento riguarda gli uomini, le donne, i 15-24enni e chi ha almeno 50 anni d’età, mentre per i 25-49enni si osserva una diminuzione. Il tasso di occupazione, in un anno, sale di 1,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2024, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-18,4 per cento, pari a -342mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5 per cento, pari a -60mila).

I dati sul mercato del lavoro a febbraio “sono un segnale incoraggiante sulla possibilità di un miglioramento delle performance economiche guidate da un recupero dei consumi” ma “resta incerto il bilanciamento con l’accoppiata sfavorevole di marzo tra crescita dell’inflazione e riduzione della fiducia dei consumatori”. Lo afferma l’Ufficio studi di Confcommercio in una nota sottolineando che “nel complesso, affrontare incertezza e fragilità del quadro interno e internazionale con un elevato numero di occupati è una caratteristica confortante del sistema economico italiano”. “Dopo un autunno non particolarmente brillante – continua – l’occupazione è tornata a crescere a ritmi significativi, proseguendo il trend espansivo che, al di là di oscillazioni accidentali, da gennaio 2021 ha portato il numero di persone impiegate nel processo produttivo a crescere di oltre 2,2 milioni. Tra gli elementi più positivi di questo inizio del 2025 vi è la maggior dinamicità della componente femminile che ha visto un aumento del numero di donne occupate (+124mila su dicembre) associato ad una riduzione delle disoccupate (-35mila nello stesso periodo) e delle inattive (-114mila). I dati, seppure incoraggianti, - conclude la nota - non debbono far trascurare il fatto che la partecipazione delle donne italiane al mercato del lavoro (58,2 per cento il tasso di attività) rimane tra le più basse in Europa ed è necessaria un’accelerazione per continuare a ridurre i divari.

Aggiornato il 01 aprile 2025 alle ore 16:09