Un’altra crisi assicurativa: Fwu Life Insurance Lux

Una nuova crisi si è abbattuta sul mondo assicurativo e, questa volta, il centro del turbine è la compagnia lussemburghese Fwu Life Insurance Lux, che nelle scorse settimane ha visto ordinato il suo scioglimento e la liquidazione coatta da parte delle autorità locali. Il caso ha coinvolto migliaia di risparmiatori italiani, che ora si trovano ad affrontare l’incertezza riguardo al futuro delle loro polizze, in un contesto già segnato da una precedente e dolorosa crisi. I risparmiatori, infatti, sono ancora alle prese con i danni patrimoniali derivanti dalla vicenda legata a Eurovita, una crisi che ha lasciato il segno in molte famiglie italiane, già in difficoltà nel far fronte alle sfide economiche globali, e che ora si trovano costrette ad affrontare un nuovo colpo, forse ancora più grave.

Eurovita, che ha dato origine a una delle più grandi crisi nel settore delle assicurazioni italiane, era già un nome noto al pubblico, soprattutto per le polizze vita con capitale garantito che aveva stipulato con centinaia di migliaia di risparmiatori. La crisi esplosa nel 2022, causata principalmente dalla difficoltà di Eurovita a rispettare i requisiti minimi di solvibilità previsti dalla normativa Solvency II, ha spinto l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) a intervenire, nominando un commissario straordinario e sospendendo i riscatti delle polizze. La compagnia, ormai incapace di rispondere alle sollecitazioni delle autorità, ha cercato di trovare una soluzione attraverso un piano di salvataggio che ha coinvolto le principali compagnie assicurative italiane. La complessa operazione di salvataggio ha visto un accordo tra giganti come Allianz, Generali, Poste Vita, Unipolsai e Intesa Sanpaolo Vita, che hanno acquisito i portafogli di polizze di Eurovita in cambio di una somma simbolica, ma l’incertezza e la preoccupazione per i risparmiatori non sono mai svanite del tutto. La crisi ha colpito particolarmente i risparmiatori più vulnerabili, quelli che avevano scelto di investire in prodotti assicurativi, con la speranza di una sicurezza finanziaria a lungo termine, e che ora si trovano a fronteggiare una perdita che va ben oltre la semplice perdita di denaro.

Proprio mentre i risparmiatori italiani stavano cercando di recuperare dalla crisi di Eurovita, un nuovo scossone è arrivato dal caso di Fwu Life Insurance Lux. La compagnia assicurativa lussemburghese, parte del gruppo tedesco Fwu Ag, si trovava anch’essa in difficoltà finanziarie a causa della crisi economica globale, che aveva aumentato il rischio di insolvenza di molte compagnie del settore, comprese quelle che operano in Italia. La Fwu Life Insurance Lux aveva già subito un abbassamento dei propri livelli di solvibilità, che non erano sufficienti a coprire gli impegni assunti nei confronti dei propri assicurati. La compagnia, infatti, non è riuscita a rispettare i requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla legge lussemburghese, nonostante i ripetuti tentativi di rimanere in piedi attraverso piani di risanamento e ricapitalizzazione. Le difficoltà si sono acuite con l’impossibilità di comunicare in modo efficace con i risparmiatori, soprattutto dopo che la capogruppo tedesca ha deciso di bloccare i sistemi informatici, rendendo praticamente impossibile qualsiasi forma di interazione tra la compagnia e i suoi clienti. Una situazione che ha messo i risparmiatori in una condizione di totale incertezza, aggravata dalla difficoltà di ottenere informazioni dettagliate sui propri contratti.

I circa 120mila risparmiatori italiani coinvolti dal fallimento della Fwu Life Insurance Lux si trovano ora in una situazione estremamente complessa. La compagnia non è stata in grado di rispondere alle richieste di riscatto delle polizze, e la liquidazione forzata imposta dal tribunale lussemburghese ha reso ancora più difficile per i clienti italiani ottenere giustizia e il rimborso delle somme investite. L’Ivass, pur non potendo intervenire direttamente a causa delle leggi lussemburghesi, ha comunque cercato di fornire un supporto informativo, convocando le associazioni di consumatori per mettere i risparmiatori al corrente degli sviluppi e delle azioni da intraprendere. Tuttavia, in assenza di una normativa uniforme in Europa che tuteli in modo adeguato i risparmiatori di tutte le compagnie assicurative, i consumatori italiani si trovano ad affrontare una battaglia complessa e incerta per recuperare il denaro investito.

Il parallelo tra la crisi di Eurovita e quella di Fwu Life Insurance Lux è inevitabile. In entrambi i casi, infatti, i risparmiatori sono stati i principali danneggiati, e le difficoltà delle compagnie assicurative sono in larga parte riconducibili a fattori economici esterni, come l’aumento dei tassi di interesse e la crescente difficoltà delle compagnie nel mantenere i livelli di solvibilità necessari per rispettare gli impegni con i clienti. Entrambe le crisi, inoltre, hanno messo in evidenza la fragilità del sistema finanziario e assicurativo europeo che, pur avendo normative comuni in materia di solvibilità, non è riuscito a garantire una protezione adeguata per i risparmiatori. Sebbene l’Ivass e altre autorità di vigilanza abbiano cercato di intervenire tempestivamente, la complessità delle operazioni di salvataggio, la difficoltà di intervenire su compagnie straniere e l’inefficacia delle misure di protezione hanno reso difficile prevenire e gestire le crisi in modo efficace.

Gli effetti di queste crisi, però, non si fermano alla semplice perdita economica. Per i risparmiatori italiani, infatti, c’è anche un pesante danno reputazionale, in quanto la fiducia nei prodotti assicurativi è stata gravemente minata. Dopo le vicende di Eurovita, molti risparmiatori hanno visto il proprio patrimonio ridursi drasticamente, spesso senza aver avuto una piena consapevolezza dei rischi connessi agli investimenti in polizze vita. La situazione di Fwu Life Insurance Lux, con la sua gestione errata e la mancanza di comunicazione con i clienti, ha ulteriormente eroso questa fiducia, rendendo più difficile per le compagnie di assicurazione italiane ristabilire una solida base di clienti. Questo danneggia non solo i singoli risparmiatori, ma l’intero settore, che si trova a dover affrontare una crescente diffidenza.

In un contesto simile, i risparmiatori italiani sono chiamati a un’attenzione maggiore nella selezione dei propri investimenti e delle compagnie con cui decidono di stipulare contratti. Sebbene la vigilanza da parte degli organi competenti come l’Ivass sia fondamentale, resta cruciale che i consumatori si dotino degli strumenti per riconoscere e valutare i rischi associati ai prodotti assicurativi. L’esperienza dei fallimenti di Eurovita e Fwu Life Insurance Lux deve servire come monito per una maggiore consapevolezza del rischio, per comprendere appieno le implicazioni delle scelte finanziarie e assicurative e per agire con maggiore prudenza. L’intervento delle autorità, sebbene essenziale, non è sufficiente da solo per garantire la protezione dei risparmiatori; è necessario che vi sia un impegno condiviso tra consumatori, compagnie assicurative e istituzioni per costruire un sistema che tuteli adeguatamente i risparmi e che restituisca fiducia al settore.

(*) Economista

Aggiornato il 11 febbraio 2025 alle ore 16:43