Vendere gioielli e oggetti in oro usato: cosa dice la legge?

Quando ci si reca presso un compro oro per vendere gioielli od oggetti in oro usato, nessuno vorrebbe ricevere una valutazione più bassa del reale né, tanto peggio, incappare in qualche truffa. È per questo che bisogna confrontarsi con la Gazzetta ufficiale per conoscere a quali regole deve sottostare un compro oro quando effettua il pagamento al cliente per l’oro che ha acquistato.

Quali sono le regole per vendere gioielli e oggetti d’oro usato?

Prima di conoscere quali sono le norme da osservare per mettere in vendita oggetti in oro presso un compro oro, è importante specificare che, secondo la legge, con il termine “compro oro” si indicano sia i negozianti che acquistano o permutano oggetti realizzati in metalli preziosi (oro, argento, platino), sia i privati che desiderano vendere dei gioielli o degli oggetti di loro proprietà, definiti usati.

Il commerciante di un compro oro, per esercitare a norma di legge, deve iscriversi nel registro degli operatori compro oro istituito tenuto dall’Oam, l’Organismo di gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, ed essere in possesso della licenza che autorizza le attività in materia di oggetti preziosi. Questa attività è regolamentata dal D.lgs. n. 92 del 2017, il provvedimento in materia di Disposizioni per l’esercizio dell’attività di compro oro”, entrato in vigore il 5 luglio 2017.

Il decreto legislativo, pertanto, disciplina l’attività dei compro oro, stabilendo regole precise che devono essere rispettate, in modo da consentire la tracciabilità dei pagamenti e delle transazioni di oggetti preziosi usati. La regolarità di queste operazioni è fondamentale anche per impedire che il commercio di oro usato venga utilizzato come strumento per nascondere traffici illeciti.

Acquistare oro usato: scheda con tutti i dati

Fatta questa premessa, bisogna informarsi su come viene regolata la compravendita di oro presso un’attività di compro oro. Quando il potenziale cliente si reca in questo tipo di esercizio commerciale, l’addetto alla vendita deve iniziare con l’identificazione del cliente, chiedendo che gli venga mostrato un documento di riconoscimento in corso di validità.

I suoi dati anagrafici vanno inseriti in un’apposita scheda che il negoziante dovrà redigere, nella quale annoterà anche i dati relativi all’oggetto o ai gioielli in oro usato (descrizione, peso, caratura, quotazione dell’oro al momento della valutazione, eventuali componenti di altri materiali) di cui dovrà fare una valutazione e proporla al cliente.

Se la valutazione dell’oro usato rientra tra le aspettative del cliente, questo potrà accettare la vendita. Il negoziante del compro oro, a questo punto, procederà ad inserire nella scheda la data e l’ora della conclusione della compravendita, il prezzo pagato e la modalità di pagamento, i dati identificativi del pagamento (se avvenuto con mezzi tracciabili), la firma del cliente e del negoziante, e allegherà due foto digitali dell’oggetto che il cliente gli ha venduto, al quale verrà consegnata una ricevuta con tutte queste informazioni.

Acquistare oro usato: i metodi di pagamento

La questione del pagamento necessita di alcuni dettagli in più. Il Ministero dell’Economia, con il decreto legislativo del 2017 ha, infatti, stabilito che, per compravendite di oro o altri oggetti preziosi di importo pari o superiore ai 500 euro, il pagamento deve essere effettuato con mezzi tracciabili. Se la somma dovuta al cliente è pari o inferiore ai 499 euro, invece, il pagamento può essere corrisposto in contanti. Ciò vuol dire che, se il gioiello in oro usato viene acquistato a 600 euro, il commerciante compro oro può pagare 499 euro in contanti e i restanti 101 euro a mezzo bonifico, assegno o pagamento digitale, utilizzando un conto corrente esclusivamente destinato a questa attività.

Metodo Orolive, valutazione oro usato a norma di legge

Se il compro oro scelto per vendere i propri gioielli e oggetti in oro usato esegue queste operazioni secondo la legge, il cliente ha la certezza di essersi rivolto ad un professionista che lavora con trasparenza ed esperienza. Ne è un valido esempio il compro oro Orolive di Roma, eletto dai clienti come il miglior compro oro di Roma.

La sua fama la deve al fatto di aver adottato un metodo di valutazione dell’oro usato, chiamato per l’appunto Metodo Orolive®, che si compone di 5 fasi, ognuna delle quali ha lo scopo di portare entrambe le parti in gioco (cliente e venditore) ad una compravendita chiara, semplice e trasparente in tutte le fasi dell’operazione, dalla valutazione al pagamento.

Obiettivo di Orolive è che il cliente esca dal punto vendita di via Acciaioli n. 4 senza alcun dubbio o ripensamento in merito al prezzo finale accettato, consapevole di aver ricevuto la migliore valutazione di oro usato e di aver avuto a che fare con un professionista che esercita nel rispetto della legge.

La prima fase prevede la pesatura dei gioielli proposti dal cliente. Questa operazione viene eseguita con una bilancia digitale posizionata a vista con doppio display, sigillata dall’Ufficio ispezioni e verifiche della Camera del Commercio di Roma. Poi si procede con un primo controllo visivo dei preziosi, con l’utilizzo di una lente, per verificare la presenza di marchi e la caratura.

Adesso si passa alla seconda fase, quella della valutazione in termini economici. Prima, però, al cliente viene mostrato il monitor collegato in diretta dalla Borsa di Londra, sul quale controllare con i propri occhi le quotazioni dell’oro in tempo reale. Questa quotazione si riferisce all’oro puro 24 carati, dunque deve essere ricalcolata in base alla caratura effettiva dei gioielli da valutare che, nella maggior parte dei casi, sono in oro 18kt.

A questa cifra ricavata viene applicata una trattenuta inevitabile (altrimenti il negoziante non avrebbe un guadagno) ma decisamente contenuta, merito degli accordi che Orolive ha preso con le più grandi e importanti fonderie d’Italia e che gli permettono di applicare commissioni imbattibili sul mercato e che variano leggermente in base alla quantità di oro proposta.

Nella terza fase, il metodo Orolive esegue un controllo più approfondito dell’oro usato, che serve ad avere l’assoluta certezza che quei gioielli corrispondano alla caratura stimata con il controllo visivo. Per farlo, Saltari ha dotato la sua attività di uno strumento specifico per l’analisi dei metalli preziosi di massima precisione, lo spettrometro X-Ray, che controlla la caratura con un’analisi ai raggi X senza danneggiare gli oggetti (come avviene nel caso del tradizionale test degli acidi) e senza lasciare alcun margine di dubbio. Spesso, infatti, il test degli acidi non è accurato al 100 per cento per carature inferiori ai 18 kt.

Le ultime due fasi, la 4 e la 5, mostrano come lavora il compro oro Orolive in merito alla compilazione del documento di acquisto e al pagamento con ricevuta. Per evitare di essere ripetitivi, basta rileggere cosa dice la legge a tal proposito, perché Orolive esegue queste operazioni a norma di legge.

Aggiornato il 22 marzo 2024 alle ore 14:29