Il noleggio operativo come strumento a sostegno degli investimenti

Benché spesso sia paragonato al leasing o venga utilizzato come fosse uno strumento finanziario, il noleggio operativo è una soluzione innovativa che porta con sé caratteristiche uniche che possono essere preferite a modelli di investimento già noti. Ma veniamo alle caratteristiche principali.

Il noleggio operativo è un contratto attraverso il quale un soggetto prende in uso un bene da un altro soggetto corrispondendo a quest’ultimo un corrispettivo detto canone. Il principio del noleggio è l’utilizzo e non la proprietà del bene. Quindi, dal punto di vista didattico, l’interesse del soggetto utilizzatore, almeno all’inizio, non è diventarne proprietario ma utilizzare in modo esclusivo il bene oggetto del contratto. Questo non toglie che, ad un certo punto, solitamente alla fine del contratto, le parti non si accordino per il trasferimento del bene in proprietà all’utilizzatore. Rimane comunque un’eventualità normalmente facoltativa e che esula dal contratto di noleggio; si sostanzia come accordo accessorio.

Il contratto può prevedere, non solo la consegna del bene, ma anche servizi accessori indispensabili come la manutenzione del bene, il ricambio di parti consumabili facenti parte del bene, ecc. Questo perché il proprietario cedente del bene è responsabile durante tutto il contratto di noleggio che il bene in utilizzo sia perfettamente funzionante. Prendiamo ad esempio una fotocopiatrice. Il cedente farà un contratto di noleggio includendo il ricambio dei toner senza i quali la fotocopiatrice non funzionerebbe. I beni posso essere, inoltre, assicurati contro danneggiamenti, mal funzionamenti e furto e incendio.

In pratica il noleggio permette all’utilizzatore di dormire sonni tranquilli anche nell’ipotesi estrema di furto; i beni sono tutti assicurati. Anche per questo motivo spesso è preferito all’acquisto, soprattutto per quei beni che hanno bisogno di assistenza e manutenzione dedicata periodica. Il noleggio operativo solleva l’utilizzatore da ogni pensiero.

Nel panorama italiano ci sono diverse società che si frappongono fra fornitore del bene e utilizzatore. In pratica comprano il bene dal fornitore e lo girano a noleggio all’utilizzatore. I vantaggi per il fornitore sono il pagamento integrale del prezzo e la facilità della vendita, mentre per l’utilizzatore il pagamento frazionato del bene in più anni.

Solitamente per i beni di importo rilevante fornitore e utilizzatore si accordano per l’acquisto del bene a fine noleggio. Si, perché le società di noleggio riconoscono l’opzione di riacquisto al fornitore e mai direttamente al cliente. Questo dettaglio fa sì che il noleggio operativo non sia un’attività finanziaria ma commerciale e quindi il trasferimento di proprietà è un accordo fra il fornitore che riacquista dalla società di noleggio e l’utilizzatore.

Ovviamente la presenza della società di noleggio è facoltativa. Se il fornitore potesse sostenere l’attesa degli incassi potrebbe avviare direttamente il noleggio verso i propri clienti, proprio perché questa non è un’attività finanziaria regolamentata. Tuttavia, esistono molte tipologie di beni il cui acquisto finale non è ricercato. Per esempio, computer, stampanti, telefoni cellulari e prodotti elettronici a veloce obsolescenza, dove l’utilizzatore preferisce cambiare il bene con uno nuovo piuttosto che acquistarne uno usato.

Lo stesso vale per le automobili aziendali, spessissimo cambiate dopo i 3-4 anni di noleggio con modelli nuovi. La necessità dell’acquisto della proprietà negli ultimi anni ha perso la propria attrattiva per molte aziende che non vogliono aggravare il proprio bilancio con immobilizzazioni da smaltire e rimpiazzare con beni nuovi da ricercare ogni volta. Per alcuni beni è il fornitore stesso che a fine noleggio prevede l’apertura di un nuovo noleggio di beni nuovi in sostituzione dei vecchi.

Aggiornato il 06 marzo 2024 alle ore 10:57