La logistica promuove l’economia circolare

Economia circolare e logistica collaborativa, è il Quaderno numero 30 dell’associazione Freight Leaders Council (Flc) presentato ieri pomeriggio nella sede di Confitarma a Roma in Piazza Santissimi Apostoli, nell’ambito di un convegno. Racconta dei numerosi esempi di logistica applicata all’economia circolare per ridurre il consumo di materie prime ed energia e favorire il riutilizzo degli scarti e dei rifiuti. “Il settore della logistica – ha detto il presidente di Flc Massimo Marciani – presenta già ora molte soluzioni circolari efficaci e il ruolo che si appresta a giocare è fondamentale. Il cambiamento di paradigma si deve manifestare fin dalla fase di progettazione, per far sì che prodotti e imballaggi generino minori emissioni di carbonio fino alla fine del ciclo di vita. Oltre a ottimizzare quanto già esiste nel settore della logistica, lo sviluppo dell’economia circolare è in grado di creare opportunità di business completamente nuove. Come in natura, bisogna pensare allo sviluppo di veri e propri ecosistemi sostenibili. Ma la creazione di un organismo diverso richiede un cambiamento generale di mentalità, non solo per l’azienda di produzione, ma per l’intero settore della logistica, che deve adottare modelli di sharing, di condivisione delle risorse attraverso piattaforme digitali e fisiche che consentano lo sviluppo dell’economia circolare”.

Al convegno, aperto dal saluto del direttore generale di Confitarma Luca Sisto, hanno partecipato: Andrea Giuricin, economista Unimib e ceo tra consulting; Francesco Benevolo, direttore Ram Spa, docente di Economia dei Trasporti all’Università Europea di Roma; Giuseppe Napoli, National Research Council of Italy (Cnr), Institute of Advanced Technologies for Energy “Nicola Giordano” (Itae).

Nella prefazione al Quaderno, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha illustrato le caratteristiche della logistica sostenibile: “In sintesi – ha scritto Giovannini – un sistema logistico resiliente ai cambiamenti climatici dovrebbe avere queste caratteristiche: garantire le consegne nonostante gli imprevisti, con priorità alla sicurezza rispetto alla tempestività; attuare una regionalizzazione dell’attività economica, con hub regionali collocati in territori sicuri dal punto di vista climatico; organizzare distanze di trasporto più brevi con volumi inferiori; migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento, con capacità di spostare rapidamente le merci da una modalità di trasporto all’altra in caso di emergenza; trasformare gli attuali processi di consegna just-in-time, con la costituzione di magazzini vicini al produttore. Le indicazioni del Quaderno per una “logistica collaborativa” nella prospettiva dell’economia circolare, che intrecci competizione e cooperazione tra gli operatori logistici, sono contributi molto utili per costruire un settore logistico più forte, più resiliente e più sostenibile”.

(*) Il Quaderno numero 30

Aggiornato il 07 giugno 2022 alle ore 17:28