Commercio: dramma Capitale, nel 2020 persi 40mila posti di lavoro

Quarantamila posti di lavoro persi nel 2020 nel settore del commercio a Roma. Non solo: per il 2021 “saranno diverse migliaia le imprese destinate a chiudere”. Lo ha detto Pier Andrea Chevallard, Commissario della Confcommercio di Roma, nel corso dell’incontro digitale “Oi dialogoi” con il manager Giancarlo Cremonesi, organizzato dall’associazione Il Timone e dedicato alla crisi del commercio.

Per Chevallard “gli imprenditori del commercio sono molto preoccupati le misure restrittive assunte dal Governo, la totale caduta dei flussi turistici, il ricorso alla smart working, e ora anche la grande incertezza dovuta ad un Governo che appare più debole di prima, creano una situazione assolutamente drammatica. E il rischio usura è dietro l’angolo per la crisi devastante di liquidità: abbiamo già avuto numerosi casi di vendite a prezzi stracciati di ristoranti e bar, soprattutto nel centro storico di Roma. I cosiddetti ristori del Governo – ha continuato – sono stati e sono misure assolutamente insignificanti per le esigenze delle imprese. Piccoli segnali di solidarietà che non hanno nessuna capacità di coprire gli effetti della caduta vertiginosa dei ricavi”.

Sul versante dei saldi, a una settimana dall'inizio delle vendite ribassate, il commissario della Confcommercio di Roma ha evidenziato: “Il calo si aggira intorno al 40 per cento, e la percentuale è più alta nel centro storico. Non aiuta l’introduzione incomprensibile della Ztl, una decisione dell’Amministrazione comunale che non comprendiamo. Ma, d’altra parte, con questa Amministrazione l’interlocuzione non è mai stata semplice e continua a non essere semplice”.

Giancarlo Cremonesi, presidente dell’associazione il Timone, ha infine notato: “Serve un piano di interventi serio che programmi il futuro e le fasi di recupero. Non bastano gli aiutini, ci vuole programmazione. Per quanto riguarda Roma, è necessario sostenere i negozi di vicinato, che sono un baluardo non solo per il tessuto commerciale ma anche per la sicurezza dei nostri quartieri con misure mirate: diminuire il costo dell’energia elettrica, riduzione mirata dell’Imu e della Tari, creazione di una piattaforma il per il commercio on-line dedicato ai negozi di vicinato e per le consegne”.

Aggiornato il 21 gennaio 2021 alle ore 10:02