“Job&Orienta”, fiera della formazione professionale

Da giovedì 28 a sabato 30 novembre, alla Fiera di Verona si terrà la 29ma edizione di “Job&Orienta”, salone dedicato a scuola, formazione, orientamento professionale e lavoro: periodico appuntamento nazionale, promosso da VeronaFiere e Regione Veneto insieme a ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e ministero del Lavoro e Politiche sociali.

Convegni, dibattiti, workshop, testimonianze di protagonisti con ospiti di rilievo del mondo politico ed economico, nonché laboratori interattivi, simulazioni e momenti di animazione, volti anche a docenti e dirigenti scolastici (con l’opportunità di aggiornarsi su temi essenziali come alternanza scuola-lavoro, o le nuove tecnologie per la didattica), saranno i “piatti forti” della manifestazione. Cui parteciperanno, per la parte espositiva, scuole, accademie, università (circa 130, di cui 30 estere), enti di formazione e di ricerca, istituzioni varie, imprese, centri per l’impiego, agenzie di servizi per il lavoro, associazioni professionali: intorno alle due aree tematiche “Istruzione ed Educazione” e “Università, formazione e lavoro”, con vari percorsi interni.

“Lo spazio dedicato in questa manifestazione a scuole e Università - osserva Freddy Nicolas, direttore della scuola di lingue ‘ProLingua International’ - è fondamentale. I giovani hanno un forte bisogno di orientamento; mentre, tra le conoscenze da acquisire, quella delle lingue è davvero indispensabile in un mondo sempre più globalizzato. Ecco perché Job&Orienta organizza questo appuntamento periodico che offre la possibilità, da un lato, di una migliore formazione universitaria, di specializzazioni di vario genere per chi sta già studiando; e, dall’altro, di essere meglio orientati nella ricerca del lavoro. A quest’evento siamo invitati come partner per mettere a disposizione dei visitatori di Job&Orienta l’esperienza di Prolingua, che collabora con importanti realtà internazionali soprattutto sul piano della formazione linguistica. Le persone - conclude Nicolas - oggi devono ‘imparare ad imparare’: cioè apprendere le lingue non passivamente come mera conoscenza teorica, ma attivamente come abilità pratica da esercitare. In molti Paesi dell’Ue sin dall’infanzia gli studenti usano le lingue straniere a scuola e hanno una maggiore esposizione, perché ad esempio i film non vengono doppiati, ma proiettati nella lingua originale con sottotitoli”.

Aggiornato il 26 novembre 2019 alle ore 14:16