Con la svolta europeista impressa dal nuovo governo targato Pd-M5S si apre un’ulteriore discussione sul futuro dell’Unione europea e sulle prime scelte che dovrà operare l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Il “Nodo di Gordio” ha rivolto alcune brevi domande al noto politologo americano Edward Luttwak, da sempre attento osservatore delle dinamiche politiche ed economiche italiane, incentrate sullo stato finanziario dell’Ue e sul futuro del pensiero sovranista e populista.
A Bruxelles, il Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, sta scegliendo i nomi per formare il nuovo Esecutivo. Anche questa volta, nessuno spazio ad esponenti cosiddetti “sovranisti”…
La Commissione europea non ha ancora abolito le elezioni ma è da anni che è contro i risultati “populisti” cioè quelli maggioritari.
Sembra indicare uno scollamento tra volontà popolare e accordi di palazzo di cui Bruexelles è, se non il mandante, almeno il complice in qualche misura…
Da qui la nascita del Governo Monti dopo le dimissioni di Berlusconi, senza elezioni naturalmente, e adesso il governo di Giuseppe Conte (mai eletto da nessuna parte) invece di Salvini.
Nuvole nere sulla politica europea quindi con un nuovo scontro tra tecnocrazia e populismo?
Non è la politica che distruggerà l’Unione europea. Sarà invece la fanatica guerra contro l’inflazione intrapresa dalla Banca centrale europea.
Ritiene eccessive le misure di Quantitative Easing che il Presidente della BCE, Mario Draghi, si appresta a varare e che terranno i tassi di interesse dell’Eurozona in territorio negativo?
Esageratissime! Portano deflazione e quindi zero ritorni per i fondi pensione e tutte le banche sono sempre più in crisi.
Uno scenario preoccupante se consideriamo che anche la locomotiva tedesca si è fermata…
L’Euro gestito dalla Bce sta affondando l’economia europea.
Torniamo in Italia. Funzionerà l’accordo programmatico tra il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle?
Zingaretti è una persona seria ma è stato obbligato a fare questo governo che dovrà continuare con il salvinismo senza Salvini perché non può aprire le frontiere. E questo è un problema…
Nella lista dei nuovi ministri, qual è quello che più La sorprende?
Lorenzo Fioramonti ministro? Dell’educazione? Fioramonti pensa che il Pil sia una congiura, non una misura. Pensa che per il Sud Africa (dove viveva) sia meglio la siccità piuttosto che l’aiuto di Israele. Perché, per lui, in realtà gli Israeliani hanno zero tecnologia: il loro paese è verde solo perché rubano l’acqua dai Palestinesi. È professore all’università di Pretoria in una facoltà di bianchi di estrema sinistra e di neri radicali che credono che confiscare la ricchezza dei ricchi sia molto più importante del “falso concetto” della crescita…
(*) Tratto dal Nodo di Gordio
Aggiornato il 25 settembre 2019 alle ore 16:29