Sangalli (Confcommercio):

L'Italia farebbe molto meglio se si liberasse delle annose "piaghe" che la affliggono. "Senza i gravi difetti strutturali che frenano il nostro sistema produttivo, oggi potremmo sperare in un traguardo al 2% del Pil per l'anno in corso": così il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, all'assemblea generale della sua associazione che si è svolta ieri.

Ma i difetti "ci sono", ha sottolineato Sangalli e "da oltre venti anni": "eccesso di burocrazia, deficit di legalità, fragilità del sistema infrastrutturale", "ingiusto fardello tributario e insostenibile costo del lavoro". "Il nostro sistema fiscale è troppo oneroso, complesso, ingiusto". "A forza di addizionali, siamo passati dall'addizione alla moltiplicazione delle tasse", mentre c'è "bisogno di un sistema fiscale semplice, equo, capace di assicurare stabilità". Sangalli ha riassunto la situazione attuale con l'esempio della tassa sui rifiuti, la Tari: "Nonostante la riduzione nella produzione dei rifiuti, in soli 5 anni è cresciuta del 48%".

All'assemblea di Confocommercio ha mandato un messaggio anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha insistito sulla necessità di riforme, a partire da quella del fisco. "La fiducia di famiglie e imprese deve essere sostenuta, in un quadro di appropriate politiche europee da adeguati investimenti" e anche dal "perseguimento delle riforme, a partire da quella fiscale, per rendere il nostro sistema più semplice ed efficiente", ha detto Mattarella.

Siamo in una "fase di espansione della nostra economia sostenuta da un aumento della spesa delle famiglie e dall'accelerazione nei servizi", ha continuato Mattarella, sottolineando che "i segnali positivi vanno dunque rafforzati. Molti indicatori rimangono ancora al di sotto dei livelli pre crisi come sa bene il vostro mondo imprenditoriale tenacemente impegnato in molti settori per lo sviluppo dell'occupazione".

Aggiornato il 09 giugno 2017 alle ore 14:58