Ilva, De Vincenti: nessuno perderà il posto di lavoro

“Nessuno perderà il lavoro”. Lo ha detto il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti dopo aver incontrato ieri a Taranto i sindacati, le parti sociali e Confindustria per fare il punto sullo stato di avanzamento del processo di cessione degli stabilimenti Ilva. “Questo - ha spiegato il ministro - grazie al fatto che la procedura di cessione dell’Ilva può far leva su un piano industriale di Am Investco Italy, formata da ArcelorMittal e Marcegaglia, robusto sul piano della strategia di mercato, sul piano degli investimenti delle tecnologie produttive, sul piano ambientale. Ricordo che parliamo di un piano di investimenti di due miliardi e 400 milioni, di cui un miliardo e centocinquanta circa per il risanamento ambientale dello stabilimento, un miliardo e duecentocinquanta circa di investimenti di nuove tecnologie di sviluppo del siderurgico”.

“Questo piano industriale, secondo le valutazioni - ha aggiunto De Vincenti - che i commissari prima e il governo dopo hanno fatto, è un piano industriale che garantisce una prospettiva forte di sviluppo degli stabilimenti del gruppo Ilva, in particolare Taranto, Cornigliano e Novi Ligure, il loro posizionamento sul mercato, le loro prospettive durature di crescita. Questo piano, grazie all’intervento del governo, sarà ulteriormente sviluppato prevedendo un’occupazione costante nel periodo di piano di 10 mila lavoratori. E gli altri saranno pienamente tutelati”. Il ministro ha ricordato come il decreto legge 243/2016, convertito a febbraio abbia previsto che l’Amministrazione straordinaria prosegue la sua attività con un programma di bonifiche e decontaminazione dei terreni che non sono ricompresi nell’ambito del perimetro aziendale rilevato dalla cordata Am Investco Italy.

“Nel proprio perimetro - ha detto - agiranno gli acquirenti con un investimento, come detto, di un miliardo 150 milioni circa. Fuori dal perimetro, in particolare - ha chiarito il ministro - utilizzando il miliardo e 300 milioni del risarcimento imposto alla famiglia Riva e che grazie a un provvedimento del governo verranno utilizzati per il risanamento ambientale di Taranto, l’Amministrazione straordinaria proseguirà il suo programma fino a tutto al 2023 per il completamento del piano ambientale per procedere alla bonifica e decontaminazione dei terreni esterni al perimetro aziendale”. “Impiegherà i lavoratori - ha proseguito il ministro - che non saranno stati riassorbiti da Am Investco in queste operazioni e, laddove sarà necessario, interverrà la cassa integrazione straordinaria fino al 2023, ovvero fino al completamento del piano ambientale. Abbiamo poi richiesto, e sarà sottoscritto a breve nel contratto preliminare che i commissari nei prossimi giorni firmeranno con l’acquirente, un’accelerazione al piano ambientale. Quello della cordata Am Investco è completamente in linea con il Dpcm 2014 e con le ulteriori prescrizioni varate dal ministro dell’Ambiente”.

Aggiornato il 08 giugno 2017 alle ore 17:28