Istat, industria: fatturato +0,5% ma gli ordini calano del 4,2%

A marzo l'Istat rileva, nell'industria, un incremento del fatturato dello 0,5% rispetto al mese precedente, che segue il +2% di febbraio. Nel complesso del primo trimestre la crescita, rispetto ai tre mesi precedenti, è dello 0,4%. Gli ordinativi, invece, a marzo segnano una diminuzione congiunturale (-4,2%), "annullando - per l'Istat - in buona parte l'incremento di febbraio" (+5,2%). Nel complesso del primo trimestre la dinamica degli ordini resta positiva, con un aumento dell'1,5% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,2%, con un incremento del 9,3% sul mercato interno e del 3,1% su quello estero, mentre nei dati grezzi l'aumento raggiunge il 10,6% anche per effetto delle vacanze pasquali, cadute quest'anno ad aprile. Pure l'indice grezzo degli ordinativi è in espansione, del 9,2% su anno. Per il fatturato tutti i settori registrano incrementi (a partire dalla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, +22,6%) ad eccezione di computer e prodotti di elettronica (-8%).

Quanto agli ordinativi, l'incremento più rilevante si registra nell'industria del legno, della carta e stampa (+23,9%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-12,5%). Tornando ai dati congiunturali, l'andamento del fatturato a marzo è sintesi di un aumento sul mercato interno (+1,1% su mese) e di una flessione su quello estero (-0,9%). Per gli ordinativi si registrano diminuzioni per entrambi i mercati: -0,8 per quello interno e -8,3% per l'estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi per tutti i raggruppamenti principali di industrie ad eccezione dell'energia (-6,4%), che registra un calo dopo cinque mesi consecutivi di crescita.

Aggiornato il 25 maggio 2017 alle ore 14:53