Visioni. “Squid Game”, una sorprendente seconda stagione

Squid Game continua a stupire. L’autore vincitore dell’Emmy Hwang Dong-hyuk riesce a replicare, con pervicacia, il successo della prima stagione della serie tivù targata Netflix. Il dramma della sopravvivenza e dell’avidità, che fa riferimento a un popolare gioco per bambini, sconvolge e appassiona. Così, se è vero che i passatempi mortali traggono ispirazione dai più celebri giochi come l’Un due tre stella, Squid Game può essere interpretato come la perfetta rappresentazione del tradimento dell’infanzia. Dopo tre anni d’attesa, il regista e sceneggiatore sudcoreano firma un racconto (suddiviso in sette episodi) che, a partire da uno spasmodico desiderio di vendetta, mette in scena il suicidio della società contemporanea. La narrazione riparte da un combattivo Seong Gi-hun (un dolente Lee Jung-jae), il giocatore 456, che, unico sopravvissuto e vincitore multimiliardario del gioco sanguinario, è intenzionato a vendicarsi dei ricchi ideatori del massacro. A partire dal reclutatore (uno ieratico Gong Yoo), l’uomo in abito scuro che, alla fermata della metropolitana, tenta di convincere i diseredati a partecipare al gioco.

In cosa consiste la partita? Un gruppo di 456 disperati (donne e uomini), pieni di debiti, rischiano letteralmente la vita, con l’obiettivo di aggiudicarsi un lauto montepremi in denaro: 45,6 miliardi di won, circa 33 milioni di euro. Per smascherare e reprimere il sistema che governa il gioco, Seong Gi-hun mette su una vera e propria banda di guerrieri di cui fa parte Hwang Jun-ho (un intenso Wi Ha-jun), il poliziotto sotto mentite spoglie, alla ricerca del fratello perduto, divenuto il Front Man del gioco (un magnetico Lee Byung-hun). Quest’ultimo, puntando sull’anonimato, entra a far parte del gioco e lega con Seong Gi-hun e altri partecipanti. Il giocatore 456 non riesce a convincere la maggioranza dei partecipanti a interrompere la partita mortale, tuttavia promuove una ribellione contro l’organizzazione criminale che guida la mattanza. Frattanto, Hwang Jun-ho cerca, insieme alla banda, di localizzare l’isola in cui si sta svolgendo il gioco.

Se la prima stagione di Squid Game era caratterizzata dall’individualismo più sfrenato, la seconda pone in evidenza l’importanza di fare squadra. Dal gladiatorio Mors tua vita mea si passa al celebre motto dumasiano: Tutti per uno, uno per tutti. Con alcune, inevitabili, eccezioni. Per queste ragioni, la premessa drammatica del primo capitolo si rinnova e si ribalta nel secondo evitando di replicare il medesimo schema narrativo. Seong Gi-hun, con la sua inevitabile consapevolezza è portatore, ancora una volta delle istanze dello spettatore. Seppure la scommessa di Hwang Dong-hyuk possa dirsi vinta, non manca un rilievo critico da menzionare. Infatti, nonostante i nuovi personaggi risultino ben caratterizzati, quel che sconcerta e disorienta attiene alle motivazioni del personaggio principale. Perché un uomo, scampato a una strage, diventato miliardario, per scardinare quel meccanismo malefico accetta di rischiare, ancora una volta la propria vita?

Il quesito è dirimente. Anche perché i massacri previsti e prevedibili si susseguono senza soluzione di continuità. Con una novità rilevante: un umorismo macabro che prova a rompere l’incanto della tragedia. È il modo in cui, secondo l’autore, gli essere umani, benché siano chiamati a fronteggiare la morte, provano a esorcizzare una condizione estrema e irripetibile. D’altro canto, la colonna sonora funge come opposto e contrasto rispetto alla materia narrativa trattata. In definitiva, Squid Game simboleggia, attraverso l’allegoria del gioco, la disperazione della condizione umana. Le donne e gli uomini che popolano il racconto sono spinti da un’irredimibile indigenza morale prima che economica. I loro istinti animali prendono presto il sopravvento lasciando spazio al terrore primordiale. Il finale sospeso della storia rimanda a un inevitabile nuovo approdo narrativo. La terza e conclusiva stagione dei giochi mortali.

(*) La recensione della prima stagione di Squid Game.

Aggiornato il 10 gennaio 2025 alle ore 20:16