“Hit Man” di Linklater tra commedia e noir

Hit Man di Richard Linklater è la storia vera di un finto sicario. Il film, presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, arriva in sala dal 27 giugno distribuito dalla Bim. Il regista statunitense è noto per aver diretto la trilogia sull’amore: Prima dell’alba (Before Sunrise), Prima del tramonto (Before Sunset) e Before Midnight. Protagonista di questa commedia dalle tinte noir è Gary Johnson (Glen Powell), un professore di psicologia che cita Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud quando fa lezione agli studenti e che arrotonda poi il suo stipendio collaborando con la polizia di New Orleans, in qualità di investigatore sotto copertura. Più esattamente Gary si finge un sicario per far arrestare quelle persone, e saranno moltissime, che lo assoldano credendolo un efficace killer professionista. “Vivere pericolosamente” è l’unico modo di vivere appieno la vita, spiega Gary ai suoi studenti, all’inizio del film. Eppure, il suo stile di vita è sobrio e riservato. Abita in compagnia dei suoi gatti Id e Ego, nel ricordo di un’ex moglie che sta per avere un figlio da un altro. Ma quando nella sua vita professionale entra in scena una donna disperata quanto bella, Madison (Adria Ajrona), che cerca di scappare da un fidanzato violento, Gary si innamorerà di lei, non senza conseguenze. Il film è basato su un articolo del 2001 firmato dal giornalista Skip Hollandsworth sul Texas Monthly. “Hit Man – ha spiegato il regista l’anno scorso al Lido – è liberamente ispirato a un articolo che ho letto quasi vent’anni fa, riguardante un fatto di cronaca nera veramente accaduto. Il film si propone di mescolare diversi generi – commedia, noir, thriller, dramma psicologico – ma soprattutto indagare sul concetto di identità, e su quanto la nostra personalità possa, o meno, cambiare”.

Aggiornato il 10 giugno 2024 alle ore 18:09