Angelina Mango, come una rondine

Abbiamo scoperto in Angelina Mango non soltanto la vincitrice del Festival di Sanremo 2024, ma anche la rondine che non t’aspetti, volata sul palco dell’Ariston per smuoverci dal nostro torpore, in una danza antica e immortale, che ci commuove fino in fondo, a più non posso, proprio nell’omaggio al suo papà. Attimi d’apnea, senza dubbio, senza respiro, senza rete, ma sospirando per quella canzone immateriale, impressa nel cuore della nostra parte di cielo. Giusto o sbagliato che sia.

T’abbiamo vista sul piccolo schermo, Angelina, con una grande eredità sulle spalle, librarti nell’aria per essere te stessa perché semplicemente tu, leggera e controvento, voli danzando. E danzando... affronti le tue fragilità. A Sanremo eravate tu, la rondine e il futuro. In un presente che anche tutti gli altri concorrenti meritavano e ne sono stati tutti protagonisti. Più del canto abbiamo abbracciato la tua musica, più delle parole abbiamo abbracciato La noia. Fuoco dagli occhi e luce nel cuore, a braccia aperte, la magia delle stelle, tra sogni e paure, sulla tua pelle. Con tutta la forza che ti viene da dentro, libera l’energia che sprigiona il tuo canto.

Aggiungi l’amore e mescola il tutto, scalda lentamente con un gesto perfetto e vola un sorriso oltre il muro del pianto. E si può anche inciampare quando si balla. Perché la vita è bella quando si canta. Quando si sale un altro gradino e si trasforma in un passo diverso mentre l’altro riecheggia in ogni tuo sguardo. Quando hai vinto ti sei meravigliata e quando hai perso, invece, è sembrata davvero che fosse la tua serata. E lo è stata davvero. Sei apparsa come un battito d’ali in un vortice di emozioni. Come quando si vive con stupore, come te, quando hai mostrato – con umiltà – il tuo valore. La malinconia, che ti porti dentro, lo sai, è soltanto espressione della tua poesia interiore. Anche la noia è un momento creativo. È la cumbia della noia! L’abbraccio delle persone è la vera vittoria. “La vita è preziosa”, lo hai scritto tu stessa, sulla tua mano, con una penna a biro rossa. Hai trovato il tuo posto, è vero. Perciò canta ancora... e continua a modo tuo. E plana sempre come plana una rondine sul palcoscenico delle emozioni, a sipario chiuso. Rimangono le canzoni. Ma soltanto poche resteranno.

Aggiornato il 13 febbraio 2024 alle ore 12:20