Si terrà domani alle 18 a Roma, al civico 31 di via dell’Anima, la presentazione del libro “Qualcosa che sfiora l’utopia. Pensare un futuro più giusto” di Michele Gerace.

Oltre all’autore saranno presenti in qualità di relatori: Donato Bonanni, presidente dell’associazione Ripensiamo Roma, Maria Letizia Sebastiani, direttore della Biblioteca della Fondazione Luigi Einaudi e Francesco Tufarelli, presidente del Centro studi “La Parabola”. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Andrea Lepone. Nel corso dell’evento sarà presentato anche l’innovativo progetto di diffusione della cultura musicale “EMusic”, curato da Riccardo Marini, responsabile cultura di Ripensiamo Roma.

“Questo evento culturale è il primo del ciclo ‘Più cultura, più inclusione’, promossi da Ripensiamo Roma per portare fermenti culturali nelle periferie romane. Riteniamo infatti che Roma deve tornare ad essere la città delle opportunità per tutti, attrattiva e in grado di richiamare intelligenze e risorse da tutto il mondo. Ci stiamo adoperando affinché Roma divenga una città accogliente nella quale la qualità della vita sia la vera sfida da vincere – ha spiegato il presidente di Ripensiamo Roma, Donato Bonanni – Ripensiamo Roma crede nelle potenzialità della città e vuole che Roma raggiunga le migliori performances su sei diverse dimensioni: quella della Vivibilità con la promozione di infrastrutture, servizi efficienti e di qualità, standard elevati nella mobilità. Quella della Sostenibilità, attraverso il miglioramento della qualità dell’aria e l’implementazione di una sana economia circolare che passa attraverso la diversificazione degli impianti di gestione dei rifiuti e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Quella della Digitalizzazione, che la trasformi in una città moderna, aperta, inclusiva ed efficiente grazie alla digitalizzazione dei servizi pubblici. Quella della Innovazione con la promozione della crescita sostenibile, dello sviluppo tecnologico e dell’occupazione Quella delle Bellezze, con la valorizzazione del suo immenso patrimonio culturale e delle specialità agro-alimentari e investimenti mirati sullo sviluppo turistico che puntino sulla qualità dei servizi. Quella del Civismo – ha concluso Bonanni – nella convinzione che la cura della città passa dall’amore e l’orgoglio di chi la vive, non solo dei romani ma dei cittadini, di quanti sentono di appartenere a questa comunità perché una città migliore si costruisce dal basso”.

Aggiornato il 08 giugno 2022 alle ore 11:21