Da domani fino all’11 settembre va in scena la Mostra del cinema. Venezia 78 riceve il plauso del stampa internazionale. Sono numerosi i titoli attesi. A partire da Dune di Denis Villeneuve (fuori concorso il 3 settembre), il film che promette di aggiornare i codici della narrazione cinematografica di fantascienza. Tratto dal bestseller di Frank Herbert, uno dei migliori romanzi del genere con una portata visionaria che mescola arcaico e tecnologia, il film (in sala in Italia dal 16 settembre) ha un cast stellare capitanato da Timothee Chalamet, con Zendaya, Oscar Isaac, Josh Brolin.
Poi Spencer di Pablo Larrain (in concorso), con Kristen Stewart che interpreta Lady Diana, nel weekend primi anni ‘90 quando, durante le vacanze di Natale con la Royal Family riunita a Sandringham in Norfolk, decise di dire basta al matrimonio con il principe Carlo. Madres Paralelas di Pedro Almodóvar, che aprirà in concorso la Mostra del cinema l’1 settembre, è atteso come tutti i film del regista spagnolo incredibilmente capace a raccontare le donne. Questa volta, con Penélope Cruz superstar, c’è una storia di maternità al centro, come suggerisce il titolo del film in sala dal 28 ottobre. È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino: la nuova opera del Premio Oscar per La Grande Bellezza che rielabora la sua storia di ragazzo nella Napoli del boom di Maradona ed è dichiaratamente personale e autobiografica, è tra i titoli più in vista della selezione per il Leone d’oro (in sala il 24 novembre).
The Power Of The Dog: Jane Campion, la regista neozelandese della Palma d’oro Lezioni di Piano, torna al cinema dopo Bright Star (2009) e si misura con un dramma western ambientato nel Montana degli anni Venti, adattamento del romanzo del 1967 di Thomas Savage (Neri Pozza) con Kirsten Dunst, giovane vedova e uno sprezzante Benedict Cumberbatch (il Doctor Strange del nuovo Spiderman: No Way Home) (il film, in concorso in prima mondiale, si vedrà poi su Netflix). The Last Duel: il film di Ridley Scott (fuori concorso), storia di tradimento e vendetta ambientata nella brutalità della Francia medioevale, vedrà fronteggiarsi sullo schermo Adam Driver e Matt Damon, amici diventati acerrimi nemici di una vicenda, basata su fatti reali, che racconterà di una donna eroica, interpretata da Jodie Comer (Killing Eye) (in sala dal 14 ottobre).
Becoming Led Zeppelin: primo film autorizzato in 50 anni dalla super band, basterebbe questo per fare del documentario di Bernard MacMahon un cult in anticipo. Il film, fuori concorso, ripercorre i percorsi individuali dei quattro membri – Jimmy Page, John Paul Jones e Robert Plant e poi il compianto John Bonham – mentre si muovono attraverso la scena musicale degli anni ‘60, suonando in piccoli club britannici, fino a quando le loro strade si incrociano nell’estate del 1968 a Londra per una prova che cambierà per sempre le loro vite. E nel cartellone ‘musicale’ di Venezia 78 c’è attesa per il monumentale omaggio di Giuseppe Tornatore a Ennio Morricone al quale lavora da anni raccogliendo un immenso materiale.
Freaks Out: Lo chiamavano Jeeg Robot nel 2015 ha dato la scossa al cinema italiano, folgorando critica e pubblico. Gabriele Mainetti ci ha messo tempo per il nuovo film, ancora scritto con Nicola Guaglianone, che finalmente si vede (dopo Venezia in sala dal 28 ottobre), storia di mostri, diversi, fenomeni da baracconi addirittura nella Roma del ‘43 occupata dai nazisti. Gli attori straccioni in una storia più grande di loro sono Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini.
Official Competition: cosa c’è di più divertente di un film con due star come Penelope Cruz e Antonio Banderas, fatto apposta per prendere in giro l’ego degli attori, il circo cinematografico e le smanie di successo. Diretto da Mariano Cohn e Gaston Duprat, tra i film spagnoli più attesi della stagione, è una commedia con sfumature drammatiche e grottesche, che promette anche di far ridere ed è in concorso. Scene da un matrimonio: Oscar Isaac e Jessica Chastain – anche produttori – sono i protagonisti del remake del classico di Ingmar Bergman sviluppato, scritto e diretto da Hagai Levi, tra i registi di punta delle serie tivù (In Treatment, The Affair). La serie, Hbo, su Sky dal 20 settembre, rivisita i grandi temi di amore, odio, desiderio, matrimonio, divorzio attraverso la storia di una coppia americana contemporanea.
Il collezionista di carte: è l’atteso ritorno di Paul Schrader (prodotto anche da Martin Scorsese il cui legame tra i due è fortissimo dai tempi di Taxi Driver) con Oscar Isaac nel ruolo di William Tell, un ex militare che ha partecipato alle operazioni ad Abu Ghraib e che ora che vive come giocatore d’azzardo professionista. La sua vita viene sconvolta dall’incontro con Kirk (Tye Sheridan), un giovane in cerca di vendetta contro un nemico comune.
Aggiornato il 31 agosto 2021 alle ore 15:22