Erminio Sinni e la potenza delle emozioni

Reduce dalla vittoria a The Voice Senior, Erminio Sinni sembra un personaggio uscito da un racconto del corregionale Collodi: un bimbo velatamente bischero che si sta godendo una gita al luna park in un giorno di sole splendente, con in mano un enorme gelato di zucchero filato colorato, mentre le giostre volteggiano al suono di musiche di anni passati. Questa è l’immagine che trasmette questo immenso professionista la cui carriera è stata costellata di emozioni potenti, di occasioni importanti, alcune naufragate sul nascere, altre consolidate dal tempo. Felice, incredulo, educato fino allo sfinimento, tanto educato da far passare in secondo piano l’arguta ironia che sprigiona a ogni risposta con l’immancabile accento grossetano. Si chiama Erminio per un errore del babbo, il quale arrivato all’anagrafe dimentica il nome predestinato, Ermanno, e per non fare brutta figura dirotta su Erminio, appunto. Quel babbo minatore, ricordato nella presentazione della Blind Auditions in cui dice “sono figlio e nipote di minatore, mio padre e mio nonno scavavano nella terra, io ho cercato di scavare dentro di me”. E scavando scavando dentro di sé ha raggiunto l’essenza delle emozioni, arrivando a toccare l’anima della gente fin dalla prima apparizione, emozionando giudici, pubblico, entourage: tutti. Un unico coro: Sinni ti ruba l’anima! Ha vinto il talent condotto da Antonella Clerici con l’interpretazione del brano “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante. Il pubblico da casa letteralmente impazzito, infatti la vittoria è arrivata grazie al televoto, che ha incoronato Erminio come primo vincitore del nuovo talent in format over 60. Raggiungo Erminio al telefono, mentre si dirige in sala di registrazione per incidere una cover apripista del prossimo lavoro discografico, prodotto dalla Universal.

Ciao Erminio, come stai e come stai vivendo tutto il successo di questo momento?

Sto bene grazie, ancora non c’ho capito niente. Ma non solo dopo la vittoria, già dalla prima telefonata per le selezioni. Mi dissero che avrei dovuto fare un collegamento via Skype per un talent. Dissi di sì senza sapere bene di cosa si trattasse. Avevo appena avuto il Covid-19, pensai che sarebbe stata un’opportunità per tenermi impegnato e non impazzire chiuso dentro casa. Poi ci fu una selezione dal vivo e dopo poco seppi che ero stato scelto e di che trasmissione si trattava.

Nella prima puntata, in cui hai cantato A mano a mano i giudici: D’Alessio, Bertè, Clementino e i Carrisi, ti avrebbero voluto ognuno nella propria squadra. E’ stato difficile scegliere con chi andare?

Molto. Intanto non mi aspettavo che si girassero tutti e quattro, cinque a dire il vero con la figlia di Al Bano. Io sono un semplice pianista e cantante di pianobar, ho fatto quello che faccio da sempre, canto mettendoci il cuore. Ero un po’ stordito, per me è stato un grande onore, oltre che una grande emozione, vedere a fine esibizione che si erano girati tutti.

Il nome di Riccardo Cocciante appare spesso nella tua carriera, dalla conoscenza casuale nel ’92, sfociata in una interessante collaborazione, tanto da produrti e portarti a Sanremo l’anno successivo con la canzone L’Amore vero (Sinni-Cocciante-Sinni), fino alla maggior parte delle cover che hai eseguito a The Voice. Vi siete sentiti in questa occasione?

Non sento Cocciante da 28 anni. Non so se ha cambiato numero, in ogni caso allora c’era ancora la Sip.

Vivi nella Capitale da 41 anni ma vieni da un piccolo paese in provincia di Grosseto, precisamente: Bagno di Gavorrano. E’ vero che l’amministrazione comunale ha affisso dei manifesti di ringraziamento in onore della tua vittoria a The Voice?

Una cosa indescrivibile. Il paese conta poco più di tremila anime, hanno tappezzato tutti i muri con la mia faccia. Sembrava che mi dovessero eleggere a sindaco. Una bellissima emozione, non me l’aspettavo.

Mi racconti della tua storia d’amore con Rossella? E se hai la data delle nozze.

Questa storia d’amore è una benedizione dal cielo. Stiamo insieme da due anni, due mesi e 13 giorni se pubblichi oggi. Altrimenti fai il conto tu. Lei era una mia fan, lavorava in una banca all’estero. Ci siamo conosciuti in un locale che si chiama Amore: un nome una garanzia. Piacere, piacere e secondo me lì è successo tutto. Solo che per pudore non ce lo siamo detti. Lei è Sagittario e io Acquario, sono nato il 5 febbraio come Frizzi e Ronaldo. Veramente Ronaldo come me, perché è più giovane. La data delle nozze te la dirò in un’altra occasione. Lei è tutto il mio mondo è un’anima bella, un’artista: dipinge, canta, ha scritto alcune canzoni dal niente, mentre era in Metro.  Assieme a mia madre sono la mia famiglia.

Non c’è pianobar che si rispetti in cui non si canti E tu davanti a me, ci sono successi che viaggiano indipendentemente dalle grandi produzioni, come è nata questa canzone?

Sì, è vero, questa canzone ha camminato sempre sulle sue gambe. Il brano è stato sviluppato in momenti diversi. Mi trovavo negli Stati Uniti per un tour, era il 1991. Dovevo andare su una piccola isola del Michigan, dove, devi sapere, che il lago Michigan d’inverno lo attraversi in slitta perché si ghiaccia e d’estate, oltre alle barche, giri a cavallo o in bicicletta. Un luogo fantastico. Ero ospite dell’ambasciatore del luogo il quale mi aveva appena accompagnato in un albergo pazzesco. Dalla mia camera avevo appunto l’affaccio sul lago. C’era una chitarra in camera, incomincia a strimpellare guardando il panorama e nacque la musica. Tornando in Italia avevo le immagini del panorama e la musica in testa. Un giorno ero a Follonica, dovevo prendere il caffè con una persona e trovammo tutto chiuso. Infastidito andai a casa e in 5 minuti (più o meno la durata del brano) scrissi le parole.

Il momento più bello e quello più brutto della tua carriera?

Mah, forse il momento più bello è stato davvero quando si sono girati tutti e quattro i giudici a The Voice.

Più bello di Sanremo?

Sì. Anzi, ti dirò, quello è stato il più brutto.

Perché non ebbe un seguito quel progetto se il brano con cui partecipasti vendette 830mila copie grazie al fatto che divenne colonna sonora della telenovela Por Amor a vos trasmessa in America Latina da Rete Globo?

Perché la produzione non era adatta, forse io non ero pronto. Non saprei…

Chi ha curato il tuo look per The Voice?

Nelle prime due puntate un mio amico che ha un negozio a Roma, poi gli autori hanno fatto il resto. La scelta del bianco è stata vincente. Gio’, fammi dire che a The Voice, tutti, non solo io, siamo stati trattati benissimo. Una produzione fantastica, dai coach ai giudici, gli autori, le sarte. Hanno trattato le nostre storie, la nostra persona e le nostre vite, con delicatezza. Potevano metterci in ridicolo, sarebbe bastato davvero poco, invece hanno selezionato con cura le cose da far vedere e da dire. Salvaguardando la nostra dignità, la privacy dei nostri familiari, la nostra vita.

Progetti futuri? 

Oh cara Giò, tanta roba. Non me la ricordo nemmeno. So di sicuro che devo fare un programma con la Bertè, credo sulle reti Rai. Giò, io sono un cantante di pianobar. Il mio obiettivo è quello di riprendere con quello che so fare meglio. Il mio sogno sarebbe far rivivere la magia del pianobar vero. Di quando suonavo alla Cabala, storico locale romano. Davanti a me sono passati tutti: da Frank Sinatra, per il quale poi ho suonato al compleanno, a Liza Minnelli. Una sera addirittura ho conversato con Gina Lollobrigida per ore, ma non avevo capito che fosse lei. Unaltra sera un signore, uno che mi continuava a fare i complimenti, uno che per me dall’aspetto poteva essere un ingegnere, avvocato, architetto, insomma un professionista di questo tipo, tranne poi scoprire che era il leader dei Pet Shop Boys. Io sono distratto per queste cose, sono attento alle emozioni, alle canzoni. Da trent’anni si cantano sempre le stesse cose, non c’è un ricambio per il pianobar. Mi piacerebbe questo: far rivivere quei tempi e rinnovarli.

Non ci sono più brani come Champagne, questo intendi?

Non c’è più nemmeno lo Champagne.

Cosa ti manca di più di quel periodo?

Gli anni che avevo.

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Aggiornato il 18 gennaio 2021 alle ore 09:25