Puntuale anche questa settimana la consueta rubrica di libri de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “La giusta distanza” di Sara Rattaro (Sperling & Kupfer).

Sara Rattaro è nata a Genova. È già autrice di cinque romanzi tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via (Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi (Premio Rapallo Carige 2016).

La Storia

Un racconto poetico, specchio esistenziale di linee scostanti come la vita, schegge impazzite di episodi da vivere tutto d’un fiato. A volte capita che ci si possa ritrovare ad un passo dal buio, sovrastati dall’oscurità, e che in quegli istanti il proprio viaggio possa rinascere sotto una luce nuova, intensa e inarrestabile come lo scorrere del tempo.

“Due punti distanti possono essere anche molto vicini. L'aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c'è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All'improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l'aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell'uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D'istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte”.

A volte basta un’istante per approcciare a porte scorrevoli nel momento giusto, per dare una forma diversa ai propri pensieri e un senso a tutto il resto. Le stagioni dell’amore si alternano inesorabilmente tra alti e bassi, sorrisi e lacrime, urla di piacere e di rabbia, come un pendolo impazzito del quale è impossibile prevedere ritmo e direzione. In tanti si concentrano su prologo ed epilogo di un amore, tralasciando la sostanza vera, tutto ciò che si trova nel mezzo, quella materia viva e densa come il sangue che scorre nelle vene dei protagonisti di questa storia. Sara Rattaro cavalca l’onda delle emozioni più profonde, quelle che non si possono governare.

Aggiornato il 24 gennaio 2020 alle ore 12:13