Puntuale anche questa settimana la consueta rubrica di libri de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e meno noti della letteratura italiana.

Questa settimana vi consigliamo “La vita inizia dove finisce il divano” di Veronica Benini (De Agostini).

Veronica Benini è nata a Buenos Aires ed è emigrata in Italia a quattrodici anni. Si è laureata in Architettura tra Firenze e Parigi.

Ha ideato Stiletto Academy, Insplagenda, la piattaforma di formazione Corsetty.it e il 9 Muse, l’evento di ispirazione per le donne che vogliono “ricominciarsi”, in tutti i sensi. Vive e lavora a Milano.

 

La Storia

 

Un’autobiografia dall’altissimo impatto emozionale, densa di risolutezza e determinazione, costellata da un amore per la vita in grado di rivoluzionare tutto. Un racconto reale, a tratti crudo ma mai cruento, l’esempio di come ci si possa realizzare in qualsiasi momento del proprio tragitto.

“Che cosa succede quando ti rendi conto che la tua vita ti sta stretta? Che non ti corrisponde, perché è fondata sulle aspettative degli altri? Moltissime persone sentono una profonda esigenza di cambiare, ma è così difficile capire quando è arrivato il momento di dire basta, e vedere la via per farlo davvero. A 33 anni, Veronica vive a Parigi, ha un ottimo lavoro, un marito, una casa. Ha perfino comprato il divano che sognava da bambina. Ma nel giro di una notte la terra le viene meno sotto i piedi: un cancro al collo dell’utero, il marito che chiede il divorzio, le cose di ogni giorno che sembrano perdere senso. Mentre cerca di capire come rialzarsi, Veronica apre un blog e un account Twitter, e trova on-line una community pronta a seguirla e sostenerla. Si fa strada la pazza idea di mollare tutto e andare a vivere in un furgone Volkswagen: non per fare una vacanza “da hippie”, ma per cominciare una vita completamente nuova in Italia, dedicandosi a un’attività ideata, pianificata e lanciata da lei, infischiandosene del giudizio degli altri”.

Un’avventura on-the-road che sorprende, commuove e a tratti diverte, perché ci lascia intuire il segreto di un’esistenza piena, senza rimpianti. Una storia piena di luce in grado di ravvivare anche gli animi più spenti.

Aggiornato il 16 gennaio 2020 alle ore 18:34