Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Le voci delle betulle” di Eloisa Donadelli (Sperling & Kupfer).

Eloisa Donadelli (Morbegno 1975), ha vissuto un anno negli Stati Uniti, dove si è diplomata alla Lincoln High School di Sioux Falls. Laureata in lingue e letterature straniere all'Università Statale di Milano, ha collaborato con il quotidiano La Provincia di Sondrio, per poi dedicarsi all'insegnamento, professione che svolge tuttora in un liceo linguistico. Dopo aver scritto un libro per ragazzi, Agostino Pizzoccheri e la biomagia (Edizioni Il Ciliegio), ha esordito nella narrativa con Le voci delle betulle (Sperling & Kupfer 2018).

La Storia

Un componimento narrativo denso di suggestioni e dall’altissimo tasso emotivo. Un percorso intenso in cui gli snodi improvvisi trasportano il lettore in una dimensione d’altri tempi. Difficile rimanere distaccati da una storia come questa, in cui la protagonista emana un soffio vitale dalle mille sfumature.

Bernadette Laudis vive da sempre con un peso inspiegabile sul cuore, un senso di vuoto che le fa mancare l'aria all'improvviso nonostante l'abbraccio caldo della famiglia, e che cerca di colmare con il suono del suo violoncello. Finché, un giorno, un oggetto stonato rinvenuto sul pavimento di casa rivela una verità affilata, che squarcia il velo di purezza di cui credeva ammantata la sua vita. E il dolore la getta in un crepaccio senza appigli, di quelli che si insidiano nei ghiacciai delle Alpi che fanno da contorno al paesino di Cimacase, dove lei da Milano si è trasferita per amore. Una notte, in cerca di ossigeno fresco, Bernadette si addentra nei boschi, trovando una casa circondata di betulle. Lì vive Giosuè, un pastore solitario, un uomo anziano che si è fatto eremita per proteggere i ricordi. In paese lo chiamano il re delle betulle”.

Un luogo enigmatico che riporta a galla il passato di Bernadette, la storia della sua famiglia e il mistero delle sue origini. Eloisa Donadelli dona ai lettori un libro di rara luminosità, in grado di innescare riflessioni esistenziali limpide e mai banali.

Aggiornato il 15 novembre 2019 alle ore 12:41