Tre uomini, una cuccia e una bella sorpresa: Alessia Fabiani

L’Altro Teatro è una rubrica settimanale de “L’Opinione delle Libertà” curata da Giò Di Sarno. Si tratta di uno spazio in cui si vuole dare visibilità a spettacoli, opere teatrali in particolare, che pur avendo per protagonisti artisti di talento e soggetti interessanti, faticano ad avere voce sui media nazionali. I quali, come spesso succede, non dedicano molto spazio ad approfondire le proposte di teatri periferici. Ed è proprio in questi teatri, cosiddetti Off, dove spesso si esibiscono attori pieni di talento e si rappresentano gli spettacoli più interessanti. L’intento di questa rubrica è, perciò, quello di fornire un’informazione aggiornata allo spettatore, il quale spesso è ingolfato dalla pubblicità dei “soliti noti” e incanalato in un’unica direzione. In questo caso, senza fare discriminazioni al contrario e compatibilmente con lo spazio settimanale, si darà voce a tutti, senza distinzioni. Andando sul posto, sedendosi in platea e riportando esattamente reazioni e sensazioni del pubblico, facendo così da tramite per fomentare l’interrelazione fra spettatori e spettacolo.

È in scena al Tirso De Molina (fino al 27 ottobre) lo spettacolo scritto da Michele De VitoTre uomini e una cuccia”, per la regia di Fabrizio Nardi. Una commedia divertente, interpretata da Gabriele Carbotti, Andrea Dianetti, Leonardo Bocci e il sempreverde Maurizio Martufello (colonna storica del Salone Margherita) nel ruolo surreale di un proprietario di casa un po’ “buizzarro” (come da pronuncia burina).

Tutto molto scorrevole, attori affiatati, storia simpatica, numerosi colpi di scena, pubblico entusiasta e sorridente. La vera sorpresa però, non solo per me, ma a “furor di pubblico”, è stata Alessia Fabiani. La ex letterata de “Il Gatto e la volpe”, condotto da Paolo Bonolis, e poi ex letterina al fianco di Scotti (ma già figlia di Maurizio Costanzo e Simona Izzo nella sit-com “Orazio”) che oltre ad essere bellissima (anche se non è merito suo, ma un regalo del destino) è stata davvero molto brava.

Brava nei tempi, nelle continue movenze da donna hippy tutta Peace & Love in continua preghiera, con tutte le contraddizioni del caso. Fasciata nei costumi di Valentina Ragnelli, ha dominato il palco come una vera leonessa. La trama è tipicamente italiana: tre ragazzi squattrinati della provincia del basso Lazio, in attesa di trovare un lavoro stabile, tentano la via del successo inventandosi nientedimeno che una sigaretta elettronica al gusto delle eccellenze gastronomiche del territorio: amatriciana, cacio e pepe e altri aromi di piatti tipici. Abitano presso un paesano benestante, zitello, devoto alla mamma defunta che tiene in religiosa considerazione per ogni decisione. I tre ragazzi fanno disperare il signor Marcello perché non gli pagano l’affitto arretrato da parecchi mesi. Come nelle migliori tradizioni il ricco del paese ha una nipote avvenente, ex compagna di scuola dei tre inventori. Incalzanti le sorprese, quella più “giallesca”, che dà il titolo allo spettacolo, è l’ingresso in scena della cuccia che arriva come ennesimo colpo di scena, tutto da scoprire.

Per informazioni e prenotazioni: 06/8411827.

Aggiornato il 11 ottobre 2019 alle ore 11:20