David di Donatello 2019: come cambiano gli Oscar italiani

Per i David di Donatello è tempo di cambiare. La presidente e direttrice artistica Piera Detassis annuncia un’autentica rivoluzione che farà storcere il naso a parecchi cinefili. Il Consiglio direttivo dell’Accademia del cinema italiano ha modificato alcune regole del premio. In occasione della 64a edizione, prevista il 27 marzo 2019 (in diretta su Raiuno), la giuria precedente, composta da 2.148 membri è stata azzerata. È stata sostituita da una nuova composta da 1.559 membri, di cui 11 sono membri del Consiglio direttivo, 1.165 fanno parte della categoria “Candidati e vincitori” degli anni scorsi e 383 compongono la nuova sezione “Cultura e Società”.

I lungometraggi dovranno essere distribuiti in sala dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, in almeno cinque città, con una tenitura minima di sette giorni. Dal 2020 la tenitura dovrebbe essere ridotta a tre giorni e dovrebbero entrare in gara anche i film Netflix che usciranno prima in sala e poi sulla piattaforma. “I film Netflix – sostiene Piera Detassis – saranno candidabili se hanno avuto un’uscita in sala regolare. L’Accademia cercherà di perfezionare il regolamento a seconda dei cambiamenti in atto e chissà, magari un giorno inseriremo in lizza anche le serie tivù”. Tra le altre novità figura una nuova statuetta: il David dello spettatore che sarà attribuito al film che avrà totalizzato il maggiori incassi. Secondo la Detassis, “è un premio che intende manifestare l’attenzione e il ringraziamento dell’Accademia ai film e agli autori che hanno fortemente contribuito al successo industriale dell’intera filiera cinematografica”.

L’obiettivo è incontrare il favore del pubblico, senza dimenticare la “polemica” cinematografica dell’anno, nata alla Mostra del cinema di Venezia, dopo la consegna del Leone d’oro al regista messicano Alfonso Cuarón, premiato per il film “Roma”, prodotto da Netflix e pubblicato direttamente online. La disputa riguarda proprio i film nati per essere visti in sala e quelli destinati alle piattaforme digitali.

Il David segue a ruota gli Oscar. Non a caso, dal 2019 la statuetta americana sarà attribuita anche al miglior film commerciale dell’anno. Un tributo allo show business a discapito del cinema d’autore.

Aggiornato il 13 dicembre 2018 alle ore 16:15