“American Sniper”, la   guerra secondo Clint

"American Sniper" è il film, il romanzo, il documentario sulla guerra dei nostri giorni. Realistico, travolgente, crudo quanto reale, è la storia di un Uomo che ha trovato la sua libertà nel combattere per la sua Patria, libertà che apparentemente sarà anche la sua morte interiore e il suo turbamento. Guardandolo possiamo capire come la violenza per l'uomo può divenire linguaggio e sempre più difficile da controllare, come questa possa stravolgere la vita di chi la subisce quanto di chi la esercita.

La violenza di una guerra necessaria. Per nulla banale è molto più di quel che ci si potrebbe aspettare, ci mette davanti a grandi interrogativi, davanti a delle scelte esistenziali. La brutalità della guerra si intreccia con una grande umanità, in Iraq come negli Usa. E' la biografia che racconta come Chris Kyle, il più sorprendente e forte cecchino della storia d'america e forse del mondo, è riuscito, nonostante una vita tormentata e oltre un centinaio di uccisioni alle spalle, a rispondersi alla domanda della sua vita: sono nel giusto? Sto glorificando la morte o difendendo la vita? L'uomo e non il soldato si risponde come dovrebbe rispondersi ognuno di noi quando pensa a una guerra come quella che lui e molti altri hanno combattuto. C'è la tragedia di quegli eroi che tornati dal fronte vivi spesso non sopravvivono al ricordo di quel che hanno vissuto.

E' il film che serve oggi all'Occidente, per capire quelle guerre che qualcuno ha definito inutili o interessate, per capire che qualcuno è realmente morto per noi in Iraq e in Afghanistan recentemente. E' il film che tutti dovrebbero guardare, specialmente i pacifisti a tutti i costi, che non hanno mai capito nessuna guerra e tanto meno quelle che li hanno difesi. E' l'opera cinematografica in cui una certa guerra appare vera, onesta e dannatamente necessaria. Necessaria perché non si parla di guerra tra nazioni, ma di guerra al terrorismo, un nemico con il quale non si può e non si deve dialogare.

Non è mai stato così chiaro quant'è difficile combattere il terrorismo, anche per l'esercito regolare più forte al mondo, perché si tratta di un nemico che non ha un esercito regolare, ma che non dorme mai e colpisce sempre quando meno te lo aspetti, per mero fanatismo, come emerge benissimo nella pellicola che evidenzia diversi aspetti tecnico-militari di questa guerra. Kyle ci insegna che non c'è pace senza sicurezza e libertà. E' senza ombra di dubbio il miglior film su quella che è stata e sarà la nostra sfida del secolo: il terrorismo islamico. E' il film che ci prepara alle prossime guerre. C'è tutto nella pellicola del grande Clint Eastwood, in cui è l'ottimo attore Bradley Cooper ad interpretare il leggendario cecchino. E' la storia del bene che vince sul male, è la storia degli Stati Uniti dell'Occidente che si difendono distruggendo il terrorismo. E' quel che serve. Grazie Chris Kyle!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:31