Pro Hamas: la Questura di Roma vieta le manifestazioni filo-palestinesi

mercoledì 25 settembre 2024


È arrivato ieri, ad opera della Questura di Roma, il divieto per le manifestazioni che alcuni gruppi filo-palestinesi avevano convocato a Roma per il 5 ottobre, nell’imminenza del primo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele e della successiva guerra contro Gaza.

Il provvedimento, che era atteso alla luce delle preoccupazioni per l’ordine pubblico registrate in questi giorni, è stato notificato ai promotori di due distinte manifestazioni. Sullo stesso tema era stato fatto il punto sempre ieri al Viminale nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dagli approfondimenti svolti con i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence era uscita la conferma dell’orientamento verso il divieto delle manifestazioni, già emerso in precedenza per il timore che, al di là dell’esercizio della libertà di manifestazione, i cortei potessero diventare occasione per inneggiare all’eccidio del 7 ottobre. Questo anche alla luce di fibrillazioni e proclami in Rete che fanno temere la possibilità di disordini e scontri di piazza.

A preoccupare è stato anche l’annuncio degli organizzatori di un corteo – Giovani palestinesi d’Italia, Associazione dei Palestinesi in Italia, Unione democratica arabo palestinese, Comunità palestinese d’Italia – giudicato bellicoso, a cominciare dalla frase “Il 7 ottobre è la data di una rivoluzione”. Ed in tanti, dalla Comunità ebraica ad esponenti del centrodestra avevano sollecitato di vietare la manifestazione. Lo stesso ministro Piantedosi aveva ricordato che “ci siamo contraddistinti per aver consentito ogni manifestazione del libero pensiero, ma stiamo riflettendo sul fatto di autorizzare la celebrazione di un eccidio. Riteniamo – aveva aggiunto il titolare del Viminale – che l’impronta di queste manifestazioni costituisca un problema di ordine pubblico”.


di Redazione