Il business dei furti d’auto: un fenomeno in crescita

martedì 24 ottobre 2023


I casi di furto d’auto in Italia continuano ad aumentare. A seguito del venir meno delle restrizioni alla circolazione, introdotte per arginare l’emergenza sanitaria Covid-19, il mercato del furto delle auto ha riaperto i battenti con grandi profitti. Una crescita galoppante, secondo i dati delle forze dell’ordine, che vede quasi 330 veicoli rubati ogni giorno tra autovetture, mezzi a due ruote e mezzi pesanti. Il fenomeno appare abbastanza diffuso su tutto il territorio nazionale, sebbene si registri una concentrazione maggiore in alcune regioni come Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Il furto avviene con la maestria di Arsenio Lupin. Grazie all’utilizzo di dispositivi hi-tech il ladro è in grado di scongiurare i sistemi di protezione più sofisticati in ben 30 secondi. Agisce principalmente di notte, quasi sempre nei giorni lavorativi della settimana e se la denuncia e la relativa ricerca vengono avviate con ritardo, il mezzo scompare nel nulla. Il suo bersaglio?

Non solo auto appena acquistate, ma anche auto dai 3 ai 4 anni di vita, così come le auto più vecchie ancora interessanti per i pezzi di ricambio. A subire un aumento potenziale sono, infatti, anche i casi di furto parziale. La mancanza sul mercato di parti di ricambio per le auto, porta il ladro a rubare marmitte, ruote, volanti, airbag, cruscotti e batterie al litio. In linea di massima i tipi di veicolo più popolari tra i furti sono Suv e le City car, mentre tra i modelli più frequentemente rubati abbiamo Fiat Panda, Toyota Rav4, Fiat 500, Lancia Ypsilon e Jeep Compass. La tipologia di furto cambia, inoltre, in base alle aree geografiche: nelle regioni del Centro e del Nord le auto vengono rubate per essere rivendute nei Paesi dell’Europa dell’Est, al Sud, invece, le vetture vengono smontate per alimentare il mercato nero dei ricambi. Il Dossier sui furti di veicoli, elaborato da LoJack Italia, società leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive, conferma un incremento delle azioni criminose mai visto negli ultimi dieci anni, così come un aumento di almeno il 30 per cento delle richieste di aiuto di persone che si trovano senza una parte della loro auto.

Ma, dopo aver subito il furto, cosa succede? Ha inizio l’iter complesso assicurativo. In caso di furto totale del veicolo l’assicurazione liquida l’importo assicurato, fatta salva la franchigia prevista dalla polizza. In caso di furto parziale, cioè di furto solo di alcune parti della macchina, la questione si complica. L’assicurazione non sempre, infatti, copre la totalità dei costi di riparazione dei danni subiti in conseguenza del furto. Tra le mille pagine di cui si compongono le condizioni contrattuali generali è sempre più in uso l’inserimento della previsione del degrado d’uso, ovvero la svalutazione economica del veicolo o di parte di esso in ragione del decorso del tempo trascorso. In altre parole, colui che si trova coinvolto in un sinistro, oltre ad avere una serie di disagi materiali e non, incontra il serio rischio di subire una diminuzione dell’indennizzo dovuto. Occorre, dunque, prestare molta attenzione alle condizioni della propria polizza e sperare che il mondo dell’automotive si evolva, creando una soluzione definitiva che scongiuri i furti.


di Ilaria Cartigiano