II
CULTURA
II
Vent’anni di arte italiana nei corsi di Garutti
romossa e prodotta dal Comune
di Milano - Cultura, Moda, De-
sign con la Galleria d’Arte Moder-
na e il Padiglione d’Arte Contem-
poranea, la mostra collettiva
Fuoriclasse,
curata da Luca Cerizza,
riunisce una selezione degli artisti
che hanno frequentato o ancora fre-
quentano i corsi di Alberto Garutti
nelle accademie di Bologna, Milano
e Venezia.
In occasione dell’ottava Giorna-
ta del Contemporaneo indetta da
AMACI Associazione dei Musei
d’Arte Contemporanea Italiana,
Fuoriclasse
inaugurerà alla GAM
di via Palestro sabato 6 ottobre
2012 e contaminerà anche lo spazio
del PAC, in una sorta di preludio
alla mostra personale di Alberto
Garutti in programma a novembre
negli spazi del Padiglione milanese.
Entrambe le sedi apriranno ad
ingresso gratuito, come da tradizio-
ne per la Giornata del Contempo-
raneo, e la mostra alla GAM sarà
visitabile gratuitamente fino al 9 di-
cembre.
Attraverso una selezione di la-
vori legati a epoche e generazioni
diverse, parte dei quali realizzati ap-
positamente per la mostra, l’evento
P
riunirà quasi 60 artisti, tra coloro
che hanno raggiunto fama interna-
zionale e chi ancora frequenta i cor-
si accademici.
Fuoriclasse
non vuole essere so-
lamente la sintesi di una straordi-
naria esperienza educativa, ma an-
che e soprattutto uno spaccato
importante degli artisti formatisi in
Italia negli ultimi venti anni dal
1990 ad oggi.
Artisti italiani contemporanei af-
fermati internazionalmente come
Meris Angioletti, Roberto Cuoghi,
Lara Favaretto, Giuseppe Gabello-
ne, Petrit Halilaj, Diego Perrone,
Paola Pivi e Patrick Tuttofuoco tra
gli altri, si confronteranno non solo
con alcuni giovanissimi colleghi, ma
soprattutto con lo spazio settecen-
tesco della Villa Reale e con lo stra-
ordinario patrimonio storico della
collezione della GAM in esso con-
tenuto.
Elemento caratterizzante del me-
todo di insegnamento di Alberto
Garutti, che imposta il suo corso
sullo scambio di stimoli e idee con
gli studenti, il confronto - con l’am-
biente, con il pubblico, con la com-
mittenza - è anche cifra fondamen-
tale del suo lavoro di artista e torna
come nodo centrale della mostra al-
la GAM.
Enfatizzando la complessa e sti-
molante stratificazione di segni e
corrispondenze presente nell’istitu-
zione milanese, la mostra ingaggia
gli artisti in un dialogo serrato tra
antico e contemporaneo, attraverso
l’utilizzo di una grande varietà di
mezzi espressivi (pittura, scultura,
disegno, istallazione, opere audio e
video, performance musicali).
Meris Angioletti, per esempio,
concepirà una nuova istallazione
sonora per la Sala della Musica del-
la GAM, mentre un’installazione
“aerea” di Giulio Frigo occuperà lo
spazio della scalinata.
Christian Frosi si confronterà
con la tipologia della statuaria in
bronzo, mentre Petrit Halilaj con-
cepirà una nuova scultura in dialo-
go con l’opera di Segantini. Ales-
sandro Agudio e Davide Stucchi
altereranno, con interventi quasi
mimetici, alcuni arredi del museo.
Infine Simone Berti utilizzerà al-
cune statue della collezione come
supporto per le sue animazioni che
ritraggono e trasfigurano alcuni ar-
tisti italiani delle ultime generazioni,
mentre Roberto Cuoghi presenterà
un omaggio, lugubre e affettuoso
al tempo stesso, al suo professore
di Accademia.
Il primo sabato di ottobre il
PAC ospiterà invece performance,
interventi estemporanei e musicali
degli artisti protagonisti della mo-
stra in GAM, che si confronteranno
anche con l’esterno della kunstalle
milanese.
Per l’VIII Giornata
del Contemporaneo
indetta daAMACI
arriva“Fuoriclasse”
Inaugura alla GAM
e continua al PAC
la mostra collettiva
degli allievi dell’artista
JoanMirò tornaaRomaalChiostrodel Bramante
n mostra oltre 80 lavori dell’ar-
tista catalano, tra cui 50 olii di
grande formato, accanto a terre-
cotte e acquerelli.
La mostra contempla l’intera
produzione artistica di Mirò tra
gli anni 1908-1981, con un par-
ticolare approfondimento rivolto
alle opere create in quelli in cui
visse a Mallorca (dal 1956 alla
morte nel 1983). Un periodo in
cui finalmente aveva a sua dispo-
sizione un grande atelier a con-
tatto con la natura, sua musa
ispiratrice.
Era da molti anni che Roma
non ospitava una rassegna esau-
stiva dell’opera di Joan Miró.
E non solo.
Perché al Chiostro del Bra-
mante si potranno ammirare oltre
80 lavori, del genio catalano, mai
giunti prima nel nostro Paese, tra
cui 50 olii di sorprendente bellez-
za e di grande formato, ma anche
terrecotte, bronzi e acquerelli.
E questo grazie alla Fundació
Pilar i Joan Miró di Palma di
Mallorca, che detiene molte opere
dell’artista, concesse in via del
tutto straordinaria per un’ante-
prima italiana.
La mostra
Miró! Poesia e luce
,
sarà ospitata a Roma al Chiostro
del Bramante dal 16 marzo al 10
giugno 2012, ed è prodotta e or-
ganizzata da Arthemisia Group e
24 ORE Cultura - Gruppo 24
ORE, con DART Chiostro del
Bramante.
La curatrice dell’esposizione è
María Luisa Lax Cacho, ritenuta
I
a livello internazionale tra i mag-
giori esperti dell’opera di Miró.
La mostra darà conto dell’in-
tera produzione artistica di Miró,
nato nel 1893, tra gli anni 1908-
1981. Un particolare approfon-
dimento sarà rivolto alle opere
create nei trent’anni anni in cui
Miró visse a Mallorca e cioè dal
1956 fino alla morte avvenuta nel
1983.
Un periodo particolarmente
felice per l’artista, che finalmente
aveva a sua disposizione un gran-
de atelier e un laboratorio, a con-
tatto con la natura sua musa ispi-
ratrice, che dà vita a nuove idee
e che gli fa iniziare contempora-
neamente più opere.
Si è detto dell’importanza del
luogo di lavoro per Miró.
Per questo si è pensato di ri-
creare integralmente negli spazi
espositivi della mostra lo studio
in cui Miró creò i suoi capolavo-
ri.
Si potranno così vedere anche
tutti gli oggetti, i pennelli e gli
strumenti originali che l’artista
usava e che si sono conservati
grazie all’attività della Fondazio-
ne.
«L’incontro di fantasia e di
controllo, di oculatezza e di ge-
nerosità, che forse si può consi-
derare una caratteristica della
mentalità catalana, può spiegare,
in parte almeno, la base fonda-
mentale dell’arte e della persona-
lità di Joan Miró».
Così ha scritto Gillo Dorfles
in un suo saggio sull’artista cata-
lano.
È per questo che pare oltremo-
do opportuna la cornice rinasci-
mentale del Chiostro del Braman-
te quale contrappunto allo spirito
multiforme di Miró e al suo lin-
guaggio fatto di macchie, grafi-
smi, spruzzi, impronte, abrasioni,
suture e chiodi.
In mostra si potranno ammi-
rare, tra gli altri capolavori, gli
olii
Femme dans la rue
(1973) e
Untitled
(1978); i bronzi come
Femme
(1967); gli schizzi tra cui
quello per la decorazione murale
per la Harkness Commons-Har-
vard University, tutti provenienti
dalla collezione di Palma di Ma-
iorca.
Il catalogo è pubblicato da 24
ORE Cultura - Gruppo 24 ORE
e presenta saggi di Elvira Cámara,
María Luisa Lax Cacho, Josep
Luís Sert e due interviste di Joan
Miró realizzate da Yvon Taillan-
dier.
Un particolare
approfondimento
sarà rivolto alle opere
create dall’artista
durante gli anni
vissuti aMallorca
a contatto con la natura
sua musa ispiratrice
K
Una installazione di Deborah LIGORIO
L’OPINIONE delle Libertà
DOMENICA 19 AGOSTO 2012
3