è solo un’ultima spiaggia, ma questa
la farò notare dopo. C’è da dire, in-
tanto, che la notizia dell’interessamento
del gruppo Mediaset per l’acquisto del-
l’emittente
La 7
,
di proprietà del gruppo
Telecom, sta facendo nascere un vespaio
di polemiche.
La principale e forse anche la più fon-
data è quella che riguarda il totale con-
trollo della televisione italiana in chiaro
da parte di Silvio Berlusconi. Sin qui, se
anche mamma Rai dovesse entrare in gio-
co, in caso di una futura vittoria alle pros-
sime politiche, con le solite spartizioni del
Cda in ossequio al più spregiudicato Cen-
celli, non mi sentirei di
dar torto a chi invoca
interventi
eclatanti
dell’Antitrust per scon-
giurare questo pericolo.
Questo però è l’unico
aspetto che mi vede
d’accordo con quanti,
invece, non vedrebbero
di buon occhio la scala-
ta televisiva.
Costoro preferireb-
bero forse un gruppo
straniero, magari asiati-
co, pur di non essere as-
soggettati al biscione.
Costoro, manco a farlo apposta, sono
proprio quelli che dal biscione provengo-
no, in stragrande maggioranza, o che vi
hanno mosso i primi passi della loro car-
riera. Ed è su questi che vorrei soffermar-
mi. Negli anni, infatti,
La 7
è diventata
l’unica occasione di lavoro per questi eme-
C’
riti personaggi, a meno di non andar a
vendere pentole o materassi. Da quella re-
te, poi, hanno costruito la loro rivoluzione
antiberlusconiana, con piglio, dedizione,
e persino astio. Mi domando: ma voi ve
lo vedete un Lerner infuriarsi per convin-
cere un tele compratore sulla bontà del
fondo antiaderente di una padella? Io no!
e lo stesso dicasi per Chicco Mentana,
Santoro, la Dandini, la Guzzanti. Ve la
immaginate la Guzzanti travestita da Sil-
vio a vendere coordinati da letto? Tutti a
La 7
allora! Tutti in organico, uniti e com-
patti, nella versione televisiva di
Repub-
blica
.
Adesso tremano. E minacciano di
andarsene. Chicco addi-
rittura lo dice chiaro e
tondo: “Ne bis in idem,
non due volte la stessa
cosa”. Mettono le ma-
ni avanti. Io però la ve-
do in maniera diversa,
che dicano così per evi-
tare le sonore pedate
nel deretano che Berlu-
sconi riserverebbe loro?
A torto o ragione, in
questi anni, sul Cav. ne
hanno dette tante, voi
che fareste al suo po-
sto? Fosse successo al
sottoscritto l’unico dubbio sarebbe stato
quello del tipo di calcio da utilizzare, di
collo, di piatto o di esterno! Dimenticavo
l’ultima spiaggia. I succitati candidati alle
primarie del Pd? Sempre meglio delle pen-
tole e dei materassi!
giusva1.iobloggo.com
uomo di Arcore non ha ancora detto
sì, circa un suo eventuale ritorno in
campo, però è tornato a parlare dopo un
lungo periodo di silenziosa riflessione. Si è
concesso ai partecipanti della crociera de
Il
Giornale
.
Silvio Berlusconi ha detto la sua
in merito ad alcuni personaggi del momento,
da Matteo Renzi a Beppe Grillo. Altresì ha
affrontato temi di attualità come le politiche
della Bce e il rigore tedesco che comprime
l’Ue, oltre alla pressione fiscale vigente in
Italia che vanifica ogni possibilità di crescita
economica del Belpaese, promettendo di im-
pegnarsi per l’abolizione dell’Imu e dicendo
quindi cose più che condivisibili. Certo, lo
sappiamo, Berlusconi af-
ferma cose apprezzabili
da quasi vent’anni, ma
concretamente ha realiz-
zato poco o nulla, un po’
a causa sua e un po’ gra-
zie ad amici e alleati illi-
berali ed inaffidabili. In
ogni caso non ha fatto
chiarezza su ciò che più
importa perlomeno a
molti esponenti del mon-
do politico, non solo del
Pdl, ovvero sulla sua ri-
candidatura o meno a
Palazzo Chigi. Pare di ca-
pire che molto dipenda dalla nuova legge
elettorale, sempre se i partiti riusciranno a
mettersi d’accordo. In questo momento le
variabili sono tante, ma, a nostro umile av-
viso, Berlusconi farebbe bene ad evitare di
tergiversare troppo. Insomma, gli anni d’oro
del berlusconismo sono finiti. C’è solo un
L’
Pdl smarrito che brancola nel buio. Non
hanno torto coloro i quali dicono che un’en-
nesima candidatura di Silvio sappia di vec-
chio, tuttavia, visto che il Cavaliere non sem-
bra comunque intenzionato a ritirarsi ad
Antigua e sostiene di essere sempre in campo
ad impedire che il paese venga consegnato
alle sinistre, sarebbe opportuna una decisio-
ne definitiva in tempi brevi, proprio per evi-
tare che un Pdl perennemente in sospeso e
in attesa della risposta storica del capo, ven-
ga massacrato da Casini, Bersani, Vendola
e pure Di Pietro e Grillo. Non si capisce se
Silvio Berlusconi voglia rientrare nell’arena
in maniera integrale come in passato o pre-
ferisca costruire una nuo-
va alleanza dei moderati
e lanciare un nome nuo-
vo, una sorpresa, per Pa-
lazzo Chigi. Non si com-
prende neppure se il Cav
voglia contare solo e so-
prattutto sui suoi, gli ex
di Forza Italia, abbando-
nando gli ex-An. Finora
una sola cosa è sembrata
abbastanza chiara e cioè
che i rapporti fra Berlu-
sconi e gli orfani di Fini
non sono più tanto idil-
liaci. Su questo blog
esprimiamo a volte delle riserve sugli ex-
AN, ma la mancata partecipazione di Silvio
all’appuntamento di Atreju, è stata uno
schiaffo voluto a Giorgia Meloni e agli ex
di Via della Scrofa.
ROBERO PENNA
conservatori-liberali.ilcannocchiale.it
Il Cavaliere va in crociera
manonparladi ritorno
Berlusconi parla
dopo un lungo periodo
di riflessione,
ma non annuncia
la sua candidatura.
Ciò che resta,
per il momento,
è un Pdl al buio
Mediaset vuole La 7
e il centrosinistra trema
Gli antiberlusconiani
si scagliano contro
l’ipotesi che il biscione
acquisti la rete, fino
ad oggi considerata
indipendente,
e minacciano
di lasciare il lavoro
L’OPINIONE delle Libertà
MARTEDÌ 18 SETTEMBRE 2012
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