II
        
        
          POLITICA
        
        
          II
        
        
          Mps: GottiTedeschi convocato in procura a Siena
        
        
          di
        
        
          
            DIMITRI BUFFA
          
        
        
          desso tocca ai venditori di
        
        
          Antonveneta. Ettore Gotti
        
        
          Tedeschi, membro della Cassa de-
        
        
          positi e prestiti, già a capo dello
        
        
          Ior e in seguito defenestrato dalle
        
        
          gerarchie vaticane, a suo dire per-
        
        
          chè voleva fare pulizia, ieri ha
        
        
          passato un brutto quarto d’ora in
        
        
          procura a Siena come persona in-
        
        
          formata dei fatti sulla vendita del-
        
        
          la Antonveneta da parte della
        
        
          banca spagnola Santander a
        
        
          Montepaschi con la notoria so-
        
        
          vrastima di oltre 3 miliardi di eu-
        
        
          ro. Gotti Tedeschi sarebbe stato
        
        
          il mallevadore dell’affare degli
        
        
          spagnoli ai danni della banca se-
        
        
          nese proprio mentre già sedeva
        
        
          nel board della Cassa depositi e
        
        
          prestiti. Che è partecipata da
        
        
          Mps. Inoltre Gotti Tedeschi ha
        
        
          avuto problemi con lo Ior, banca
        
        
          di uno stato estero, per via di
        
        
          quei 23 milioni di euro sequestra-
        
        
          ti dalla procura di Roma in un
        
        
          agenzia di una banca italiana so-
        
        
          spettandoli provento del riciclag-
        
        
          gio. Tuttavia queste noie non
        
        
          hanno impedito a suo tempo al
        
        
          ministro Tremonti a riconfermar-
        
        
          lo nella Cassa depositi e prestiti.
        
        
          E nel contempo Gotti Tedeschi
        
        
          portava a termine l’affare, per la
        
        
          banca spagnola Santander non
        
        
          per il Mps che partecipa la Cas-
        
        
          sa depositi e prestiti, Antonvene-
        
        
          ta. Un conflitto di interessi da
        
        
          fare impallidire quello di Berlu-
        
        
          sconi che invece sembra in Italia
        
        
          essere l’unico a finire in prima
        
        
          pagina. Nonché un caso nel ca-
        
        
          so, svelato l’altro ieri dal radicale
        
        
          Maurizio Turco davanti alle
        
        
          commissioni Finanze di Camera
        
        
          e Senato riunite per ascoltare co-
        
        
          sa avesse da dire su tutta la vi-
        
        
          cenda il ministro Grilli.
        
        
          Quest’ultimo, dopo essere im-
        
        
          pallidito, ha fatto praticamente
        
        
          finta di non sentire la domanda
        
        
          di Turco. Ma in procura a Siena
        
        
          evidentemente Radio Radicale
        
        
          
            A
          
        
        
          rappresentante della banca nel
        
        
          Patto di Sindacato, nel consiglio
        
        
          di amministrazione e nel comi-
        
        
          tato esecutivo del San Paolo di
        
        
          Torino;
        
        
          2)
        
        
          fino al 2007, quando il
        
        
          Banco Santander realizzava 4 mi-
        
        
          liardi di plusvalenza vendendo al
        
        
          Monte Paschi Siena la banca  An-
        
        
          tonveneta che aveva acquisito ap-
        
        
          pena due mesi prima, Ettore Got-
        
        
          ti Tedeschi era membro -
        
        
          nominato nel 2004 dal Ministro
        
        
          dell’Economia e delle Finanze -
        
        
          del Consiglio di Amministrazione
        
        
          della Cassa depositi e prestiti par-
        
        
          tecipata dal Ministero dell’Eco-
        
        
          nomia e delle Finanze e, tra gli al-
        
        
          tri, dalla Fondazione Monte
        
        
          Paschi Siena vigilata dal Ministe-
        
        
          ro dell’Economia e delle Finanze;
        
        
          3)
        
        
          nel 2009, dopo l’avvenuta
        
        
          vendita di Antonveneta a Monte-
        
        
          paschi con quel sovrappiù che ha
        
        
          determinato un’inchiesta penale,
        
        
          il Ministro dell’Economia e delle
        
        
          Finanza nomina nuovamente Et-
        
        
          tore Gotti Tedeschi a membro del
        
        
          cda della Cassa depositi e prestiti,
        
        
          di cui è a tutt’oggi membro. La
        
        
          Cdp a sua volta lo nomina mem-
        
        
          bro del cda del fondo F2i dal
        
        
          quale è eletto nel maggio 2009
        
        
          Presidente, carica che ricopre a
        
        
          tutt’oggi. Il Fondo F2i, per chi
        
        
          non lo sappia, è partecipato da
        
        
          Biis - Banca infrastrutture inno-
        
        
          vazione e sviluppo,  del gruppo
        
        
          Intesa Sanpaolo (del consiglio di
        
        
          amministrazione e del comitato
        
        
          esecutivo del San Paolo di Torino
        
        
          fa parte ... Ettore Gotti Tedeschi);
        
        
          dalla stessa Cassa depositi e pre-
        
        
          stiti; da Merrill Lynch Infrastruc-
        
        
          ture Holding S.a.r.l. (Gruppo
        
        
          Bank of America); da Unicredit
        
        
          Group; dalle Fondazioni bancarie
        
        
          italiane,  Cariplo, Cassa di rispar-
        
        
          mio di Torino, Cassa di risparmio
        
        
          di Cuneo, Cassa di risparmio di
        
        
          Lucca, Cassa di risparmio di Pa-
        
        
          dova e Rovigo e Cassa di rispar-
        
        
          mio di Forlì;  dalle Casse di pre-
        
        
          videnza,
        
        
          Inarcassa
        
        
          (
        
        
          cassa
        
        
          nazionale di previdenza e assi-
        
        
          stenza per gli ingegneri e archi-
        
        
          tetti liberi professionisti) e Cipag
        
        
          (
        
        
          Cassa di previdenza e assistenza
        
        
          dei geometri liberi professionisti).
        
        
          4)
        
        
          Nello stesso periodo - dal
        
        
          23
        
        
          settembre 2009 al 24 maggio
        
        
          2012 –
        
        
          è stato presidente dello
        
        
          IOR, Istituto per le opere di reli-
        
        
          gione, istituzione finanziaria di
        
        
          uno stato estero».
        
        
          Ecco, uno così che sta nei cda
        
        
          di chi vende e di chi compra ha
        
        
          attirato i sospetti della procura
        
        
          che ieri lo ha sentito come testi-
        
        
          mone, almeno per ora, di una
        
        
          compravendita che ha messo in
        
        
          ginocchio il Mps e che sta com-
        
        
          portando un bell’esborso di de-
        
        
          naro pubblico per metterci una
        
        
          pezza. Tanto che forse si arriverà
        
        
          alla nazionalizzazione dell’istituto
        
        
          senese. Ci si chiede però come
        
        
          mai le stesse circostanze che de-
        
        
          terminano una convocazione in
        
        
          procura di Ettore Gotti Tedeschi
        
        
          non abbiano meritato una rispo-
        
        
          sta pubblica da parte del ministro
        
        
          Grilli l’altro giorno in aula quan-
        
        
          do il radicale Turco gli ha chiesto
        
        
          conto di questa storia.
        
        
          Se poi volessimo dirla tutta,
        
        
          ci si potrebbe chiedere anche che
        
        
          senso avesse l’avere tenuto al
        
        
          vertice delle istituzioni bancarie
        
        
          italiane un banchiere che, con-
        
        
          temporaneamente, non solo la-
        
        
          vorava per una banca spagnola,
        
        
          in posizione di altissimo livello,
        
        
          ma era anche stato nominato dal
        
        
          Vaticano a dirigere lo Ior in un
        
        
          momento in cui quell’istituto era
        
        
          (
        
        
          come ancora oggi,
        
        
          
            ndr
          
        
        
          )
        
        
          al cen-
        
        
          tro di inchieste e polemiche sul
        
        
          riciclaggio dei soldi sporchi an-
        
        
          che della mafia.
        
        
          
            segue dalla prima
          
        
        
          
            Chiesa, Europa
          
        
        
          
            e giustizia
          
        
        
          (...)
        
        
          dei gruppi dirigenti di Bruxelles, di
        
        
          qualunque partito siano, che l’Italia debba
        
        
          essere trattata così come è stata trattata
        
        
          a suo tempo la Grecia. Cioè all’insegna
        
        
          della tesi che se le elezioni non dovessero
        
        
          andare come voluto dai vertici europei,
        
        
          si rifanno sotto la minaccia del ritiro di
        
        
          ogni forma di aiuto.
        
        
          Fino all’inizio della campagna elettorale
        
        
          questa forma di neo-colonialismo dei ver-
        
        
          tici europei espressi dai paesi del Nord
        
        
          era ancora offuscato e nascosto.
        
        
          Adesso è venuto alla luce in maniera netta
        
        
          e precisa. Ed il chiarimento è fin troppo
        
        
          importante visto che non può essere la
        
        
          subordinazione neo-coloniale il ruolo che
        
        
          il nostro paese può svolgere per contri-
        
        
          buire ad accelerare il processo di integra-
        
        
          zione politica europea.
        
        
          Il terzo chiarimento, infine, meno impor-
        
        
          tante dei due precedenti ma forse addirit-
        
        
          tura più significativo, riguarda lo stato
        
        
          della giustizia in Italia ed è stato provo-
        
        
          cato dalla incredibile polemica scoppiata
        
        
          tra Antonio Ingroia e Ilda Boccassini.
        
        
          Può essere che questa polemica sia il frut-
        
        
          to di antichi e sconosciuti rancori perso-
        
        
          nali tra queste due icone del giustizialismo
        
        
          nazionale. Così come può essere che ci
        
        
          possano essere infinite altre ragioni a
        
        
          spingere il simbolo della procura di Pa-
        
        
          lermo a scontrarsi in maniera così plateale
        
        
          con il simbolo della procura di Milano.
        
        
          Ma il risultato non cambia. Ed il risultato
        
        
          è nell’opinione pubblica italiana serpeggia
        
        
          la paura di avere una giustizia ammini-
        
        
          strata da magistrati che si lasciano trasci-
        
        
          nare dalle proprie passioni in maniera così
        
        
          plateale e sgangherata.
        
        
          
            ARTURO DIACONALE
          
        
        
          
            Il Pdl, Berlusconi
          
        
        
          
            e la vecchia politica
          
        
        
          (...)
        
        
          calate dall’alto o comunicate a mez-
        
        
          zo stampa, e dove l’immunità non sia
        
        
          scambiata per impunità, allora probabil-
        
        
          mente ha ragione: non sono vecchia, so-
        
        
          no decrepita, ma ne sono fiera. E comun-
        
        
          que è curioso che io pensi di lui qualcosa
        
        
          di esattamente contrario e speculare,
        
        
          penso sia Berlusconi, nonostante la sua
        
        
          veneranda età, ad avere un modo ancora
        
        
          fanciullesco e adolescenziale di concepire
        
        
          la politica; di immaginarla come un gio-
        
        
          co narcisistico, un virtuosismo per met-
        
        
          tere alla prova le proprie abilità e le pro-
        
        
          prie cellule.
        
        
          Ritengo si sia giovani quando si è capaci
        
        
          di rimettersi in gioco, da zero, accollan-
        
        
          dosi il rischio di nuove sfide per raggiun-
        
        
          gere nuovi obiettivi, quando di fronte a
        
        
          episodi e comportamenti che fanno indi-
        
        
          gnare se non vergognare, invece di bron-
        
        
          tolare dietro le spalle si prende il coraggio
        
        
          in braccio e si produce qualcosa di diver-
        
        
          so, senza tradire, restando in coalizione
        
        
          per non far vincere la sinistra.
        
        
          Ma si è giovani soprattutto quando si
        
        
          anticipa il tempo che scorre. Il miglior
        
        
          modo per contrastarlo non è negarlo, ma
        
        
          donare a un’idea più grande quel che si
        
        
          è imparato. Vecchio è chi conserva, vec-
        
        
          chio è chi non trasforma, vecchio è chi
        
        
          s’abbarbica al molo quando il mare en-
        
        
          tra violento nel porto. Quel che ti sem-
        
        
          bra amico, il basso fondale, la banchina,
        
        
          diventano nemici mortali e quel che ap-
        
        
          pare incerto e desta timore, il mare aper-
        
        
          to, è l’unico rifugio sicuro.
        
        
          
            GIORGIA MELONI
          
        
        
        
          
            Organo del movimento delle Libertà per le garanzie e i Diritti Civili
          
        
        
          Registrazione al Tribunale di Roma n.8/96 del 17/01/’96
        
        
          
            CHIUSO IN REDAZIONE CENTRALE ALLE ORE 18,15
          
        
        
          
            Direttore Responsabile:
          
        
        
          ARTURO DIACONALE
        
        
        
          
            Condirettore:
          
        
        
          GIANPAOLO PILLITTERI
        
        
          
            Vice Direttore:
          
        
        
          ANDREA MANCIA
        
        
          
            AMICI DE L’OPINIONE soc. coop.
          
        
        
          
            Presidente
          
        
        
          ARTURO DIACONALE
        
        
          
            Vice Presidente
          
        
        
          GIANPAOLO PILLITTERI
        
        
          Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi
        
        
          di cui alla legge n. 250/1990 e successive modifiche e integrazioni.
        
        
          IMPRESA ISCRITTA AL ROC N. 8094
        
        
          
            Sede di Roma
          
        
        
          VIA DEL CORSO 117, 00186 ROMA
        
        
          TEL 06.6954901 / FAX 06.69549024
        
        
        
          
            Amministrazione - Abbonamenti
          
        
        
          TEL 06.69549037 / 
        
        
        
          
            Ufficio Diffusione
          
        
        
          TEL 02.6570040 / FAX 02.6570279
        
        
          
            Progetto Grafico:
          
        
        
          EMILIO GIOVIO
        
        
          
            Tipografia
          
        
        
          L’OPINIONE S.P.A. - VIA DEL CORSO 117, 00186 ROMA
        
        
          
            Centro Stampa edizioni teletrasmesse
          
        
        
          POLIGRAFICO SANNIO S.R.L. - ORICOLA (AQ)
        
        
          TEL 0863.997451 / 06.55261737
        
        
          
            Distributore Nazionale
          
        
        
          PRESS-DI DISTRIBUZIONE STAMPA E MEDIA S.R.L.
        
        
          VIA CASSANESE 224, 20090 SEGRATE (MI)
        
        
          
            Concessionaria esclusiva per la pubblicità
          
        
        
          SISTECO S.P.A. - VIA DEL CORSO 117, 00186 ROMA
        
        
          TEL 06.6954901 / FAX 06.69549024
        
        
        
          viene ascoltata con attenzione se
        
        
          è vero come è vero che ieri Gotti
        
        
          Tedeschi è stato convocato a sor-
        
        
          presa. Inutile dire che la doman-
        
        
          da di Turco è stata l’unica a ri-
        
        
          manere inevasa in quel consesso.
        
        
          Secondo Turco, i conflitti di in-
        
        
          teresse di Gotti Tedeschi sareb-
        
        
          bero evidenti. E questo apre un
        
        
          altro capitolo da leggere con una
        
        
          lente molto grande su tutta la
        
        
          compravendita di Antonveneta.
        
        
          Di quali conflitti di interesse Tur-
        
        
          co accusa Gotti Tedeschi? Pren-
        
        
          diamo le parole di Turco in aula
        
        
          che si dividono in quattro punti:
        
        
          «1)
        
        
          Ettore Gotti Tedeschi, dal
        
        
          1993
        
        
          è nel gruppo Banco San-
        
        
          tander, con - tra gli altri - i ruoli
        
        
          di consigliere del Presidente, rap-
        
        
          presentante per l’Italia (senior
        
        
          country manager), presidente di
        
        
          Santander Consumer Bank e
        
        
          
            L’OPINIONE delle Libertà
          
        
        
          VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013
        
        
          
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