Moldova-Italia: la vincono Mancini e Pio Esposito

venerdì 14 novembre 2025


Un match interlocutorio vinto nel finale. Dopo l’ennesima prova di forza della Norvegia che ha battuto l’Estonia per 4-1, classificandosi matematicamente prima nel Girone, l’Italia era chiamata a rispondere almeno per l’onore sul campo della Moldova a Chișinău. La gara, concepita da Gennaro Gattuso come un banco di prova per schemi e giocatori finora poco impiegati, si chiude con uno 0-2 che attenua soltanto in parte una prova complessivamente opaca. Le reti di Gianluca Mancini all’87 e di Pio Esposito in pieno recupero evitano un pareggio che avrebbe risvegliato vecchi fantasmi dell’ultimo periodo, precedente alla gestione di Ringhio.

L’avvio è tutto azzurro: nei primi 25’ la partita si sviluppa a senso unico, con la Moldova schiacciata nella propria metà campo. Al 6 arriva la prima occasione significativa, con la combinazione Gianluca Scamacca-Giacomo Raspadori che impegna l’estremo difensore moldavo Andrij Kožuchar. La pressione resta costante: al 12Riccardo Orsolini mette un cross teso, Bryan Cristante tenta un colpo di tacco e l’estremo difensore locale salva ancora. L’Italia costruisce, ma difetta in precisione: al 25’ Mancini spreca da posizione favorevole, mandando alto. La Moldova reagisce con un lampo al 33, sfiorando un sorprendente vantaggio: Ioan-Călin Revenco serve dalla destra, Virgiliu Postolachi incrocia di prima ma conclude sopra la traversa. Il dominio territoriale degli Azzurri non si traduce in concretezza – il conteggio dei corner al 41 è di 9-0 – e dopo due minuti di recupero si va all’intervallo sullo 0-0 nello Stadio Zimbru.

La ripresa riparte con il medesimo copione: al 46’ Cristante pesca Orsolini con un lancio lungo, ma Kožuchar anticipa l’esterno azzurro. Al 51 Andrea Cambiaso prova a sbloccare da distanza ravvicinata, trovando però il muro della difesa moldava. L’Italia cala d’intensità attorno all’ora di gioco, consentendo ai padroni di casa di affacciarsi con maggiore frequenza nella trequarti azzurra; poi, dal 68, il pressing riprende vigore, grazie anche al dinamismo dei neoentrati Mateo Retegui e Pio Esposito. Nel quarto d’ora finale la Moldova prova ad alzare i ritmi con rapide transizioni, rendendosi più pericolosa rispetto alla prima frazione. L’Italia però colpisce al momento giusto: all’87’ Mancini si inserisce in area e beffa la difesa moldava con un colpo di testa su un pallone messo in mezzo, e firma il vantaggio. A tempo scaduto arriva il raddoppio: al 92Matteo Politano – entrato anche lui nel secondo tempo – avvia l’azione, cross morbido per Pio Esposito che svetta e batte per la seconda volta Kožuchar, chiudendo il match. Dopo ulteriori tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, mentre dagli spalti si solleva qualche coro di contestazione da parte dei pochi tifosi italiani presenti. Un successo che vale il risultato, nonostante tutto. Ora testa alla Norvegia, per battere la prima della classe.


di Edoardo Falzon