San Siro: via libera alla vendita del Meazza

martedì 30 settembre 2025


Luci a San Siro non ne accenderanno più. Tra un po’. Perché dopo 12 ore di discussione ininterrotta, il Consiglio comunale di Milano ha approvato nella notte la delibera per la vendita dello stadio a Inter e Milan. Il provvedimento è passato con 24 voti favorevoli, 20 contrari e nessun astenuto, mentre due consiglieri non hanno partecipato alla votazione. Determinante l’assenza in aula di Forza Italia, che aveva annunciato la sua mancata partecipazione: unico presente Alessandro De Chirico, che si è discostato dalla linea del partito votando contro. La delibera dispone la cessione del Giuseppe Meazza e delle aree circostanti ai due club per un valore complessivo di 197 milioni di euro, con l’obiettivo di consentire la costruzione di un nuovo impianto. Lo storico stadio sarà invece abbattuto. I 24 voti favorevoli sono giunti dai gruppi di centrosinistra, sebbene sette consiglieri della maggioranza abbiano espresso voto contrario insieme a Lega, Fratelli dItalia, Noi Moderati e – appunto – a De Chirico. Non hanno preso parte al voto Marco Fumagalli, capogruppo della Lista Beppe Sala Sindaco, che ha annunciato le dimissioni, e Manfredi Palmeri del centrodestra.

Sul provvedimento gravavano 239 emendamenti, ma solo 25 sono stati discussi. La svolta è arrivata alle tre di notte con l’approvazione di un sub-emendamento cosiddetto “tagliola”, che ha fatto decadere tutti gli altri emendamenti, suscitando forti proteste anche all’interno della maggioranza e soprattutto tra i Verdi. “C’è una soddisfazione rispetto alla prospettiva di poter trasformare l’area di San Siro, su cui c’era una preoccupazione per un futuro incerto e quindi abbiamo provato a scrivere una pagina nuova e abbiamo solo iniziato. Abbiamo messo le basi”, ha dichiarato la vicesindaca Anna Scavuzzo, sottolineando che il percorso amministrativo sarà ora complesso e richiederà un maggiore impegno da parte delle società. Quanto al sindaco, Giuseppe Sala non ha rilasciato commenti ufficiali, limitandosi – secondo la Scavuzzo – a dire in salese: “sono contento”.

Durissime le reazioni all’interno dell’aula. “Non c’è più democrazia – ha tuonato Carlo Monguzzi (Verdi) in aula – Mancano tre consiglieri di Forza Italia a cui dovete baciare i piedi, se avessero votato contro questa delibera sarebbe stata bocciata”. Sala ha replicato invitandolo a usare un linguaggio più consono. Francesca Cucchiara, anche lei dei Verdi, ha parlato di un dibattitocompresso” e di “una pagina più triste e amara” per il Consiglio. Per Enrico Fedrighini, Gruppo misto, “è una delle pagine più vergognose della storia dell’amministrazione di Milano”. Lo stesso Fumagalli ha motivato la sua uscita con la mancata attenzione ai temi ambientali e sanitari: “Non ci si è confrontati con il danno ambientale e si è pensato poco alla salute dei cittadini – ha spiegato – Io purtroppo avrei voluto votare contro, non partecipo al voto perché ho una responsabilità nei confronti della mia lista e del sindaco”.

Il Partito democratico ha difeso l’operazione, sostenendo che la delibera “è migliorata” grazie agli emendamenti accolti e al confronto politico. “Abbiamo dimostrato il valore della politica, del confronto e dell’ascolto”, ha spiegato Beatrice Uguccioni. Opposta la lettura dell’opposizione. Per la Lega, “questa delibera è stata fatta con un’arroganza mai vista”, mentre la scelta di Forza Italia “tradisce la compattezza dellopposizione e regala ossigeno a una maggioranza già spaccata”. Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha definito il provvedimento “lo scempio della democrazia” e “una svendita della città”.

Soddisfatti invece i due club, che in una nota congiunta hanno salutato il voto come “un passo storico e decisivo per il futuro dei club e della città. In attesa della comunicazione ufficiale dell’esito del dibattito consiliare da parte della Giunta, i Club guardano con fiducia e responsabilità ai prossimi passaggi dell’iter che li porterà a realizzare un nuovo stadio che soddisfa i più elevati standard internazionali: un impianto di livello mondiale destinato a diventare una nuova icona architettonica per Milano e un simbolo della passione dei tifosi di calcio di tutto il mondo”.


di Edoardo Falzon