giovedì 25 settembre 2025
Buona la prima. Jannik Sinner inaugura il suo cammino al China Open – l’Atp 500 di Pechino – con una vittoria netta e senza esitazioni. L’azzurro, da poco declassato a numero due del ranking Atp, liquida Marin Čilić con un doppio 6-2 in poco più di un’ora, concedendo appena quattro giochi al croato. Una partita dominata dall’inizio alla fine, che conferma la solidità ritrovata dell’altoatesino dopo la delusione di New York, sconfitto in Finale dal rivale Carlos Alcaraz. Il primo set si chiude in 39’, grazie a una striscia di cinque game consecutivi che segna la distanza tra i due. Nel secondo, Čilić riesce solo a prolungare l’inevitabile, annullando due match point prima di cedere definitivamente. L’ex campione Slam fatica al servizio – meno del 50 per cento di prime palle in campo – mentre Sinner mantiene costanza ed efficacia, chiudendo con appena dieci errori gratuiti.
Per l’azzurro si tratta della prima uscita dopo la Finale degli Us Open, che gli è costata anche la vetta del ranking. Un ritorno sul cemento con il piglio giusto, fatto di lucidità e continuità, in cui spicca soprattutto il rendimento alla battuta, uno degli aspetti più curati in allenamento. Jannik aveva nei giorni scorsi confermato di essersi riposato e di aver “cambiato qualcosa” nella preparazione al torneo. Sinner vola così al secondo turno, dove lo attende il francese Térence Atmane, in una sfida che rievoca la Semifinale di Cincinnati. Un banco di prova più impegnativo, ma affrontato con le migliori sensazioni dopo l’esordio senza sbavature. “Ho cercato di giocare con molta concentrazione, come in tutti i primi turni. È stata una grande prestazione quella di oggi. Sono arrivato presto per adattarmi alle condizioni del campo e a quelle climatiche. Lui (Marin Čilić) è un grande giocatore e sono felice di come l’ho affrontato”, ha dichiarato Sinner dopo l’incontro. Sul fondamentale che più ha funzionato, il servizio, ha aggiunto: “Ci lavoro tanto e ogni volta che batto ci penso molto. Spero che tutto diventi sempre più automatico. Sto cercando di mescolare le cose e le rotazioni il più possibile”.
di E.F.