Champions: bene l’Inter male la Dea, stasera City-Napoli

giovedì 18 settembre 2025


L’Inter prova a scrollarsi di dosso la Finale persa contro il Paris Saint-Germain. La fase a Girone unico di Champions League è iniziata molto bene per i nerazzurri di Cristian Chivu, che hanno spazzato via l’Ajax per 2-0. A casa degli olandesi. Una doppietta di Marcus Thuram – entrambe le reti di testa – ha regalato all’Inter i primi tre punti, su doppio assist da calcio d’angolo di Hakan Çalhanoğlu. La partita ha vissuto una lunga fase di studio nella prima mezzora, con i nerazzurri in difficoltà a trovare varchi nella difesa olandese.

La prima occasione arriva al 33, quando Pio Esposito protegge palla spalle alla porta e serve Thuram, che sfiora il palo con un destro incrociato. Un minuto dopo lo stesso francese si procura un rigore per trattenuta di Youri Baas, ma l’arbitro Michael Oliver – richiamato dal Var – revoca, alimentando qualche dubbio, la decisione. Squadre che si allungano nel finale di primo tempo con l’Ajax che al 40’ sfiora il vantaggio con Mika Godts, lasciato solo dalla retroguardia nerazzurra in seguito a uno sviluppo da calcio d’angolo. Il calciatore belga trova l’opposizione di un grande Yann Sommer, in cerca di riscatto Sempre da corner l’Inter trova il meritato vantaggio. In chiusura di prima frazione (42’) Thuram viene pescato senza marcatura da Çalhanoğlu e firma il gol dell’1-0 battendo un incolpevole Vítězslav Jaroš. L’avvio di ripresa è però devastante. Al 47 si ripete lo schema: corner di Çalhanoğlu, stacco imperioso di Thuram e 2-0. L’Ajax accusa il colpo e rischia in altre due circostanze, con Federico Dimarco e Denzel Dumfries fermati dalla retroguardia biancorossa. Solo nel finale la squadra di John Heitinga – ancora un cantiere a cielo aperto – prova a rientrare con Kasper Dolberg, che all’89 impegna Sommer di testa. Per gli olandesi si tratta del primo ko stagionale dopo cinque risultati utili consecutivi in Eredivisie. L’Inter tornerà in campo a San Siro il 30 settembre contro lo Slavia Praga, preceduta dagli impegni di campionato con Sassuolo e Cagliari.

Se i nerazzurri sorridono, opposta è la serata dell’Atalanta. A Parigi, la squadra di Ivan Jurić crolla 4-0 contro il Paris Saint-Germain, con reti di Marquinhos, Khvicha Kvaratskhelia, Nuno Mendes e Gonçalo Ramos. Una sconfitta pesante che obbliga i bergamaschi a reagire subito: il 2 ottobre a Bergamo arriverà il Club Brugge, sfida da vincere per restare in corsa, che potrebbe “risvegliare” qualche fantasma per la Dea. Le scelte iniziali del tecnico croato, reduce dalle esperienze non troppo felici a Roma e Southampton, hanno sorpreso: Berat Djimsiti al posto di Giorgio Scalvini, Lorenzo Bernasconi esterno sinistro, Mario Pašalić falso nove con Yunus Musah alla prima da titolare e un’attacco leggero composto da Charles De Ketelaere e Daniel Maldini. Luis Enrique, dal canto suo, ha recuperato Kvaratskhelia, schierato nel tridente con Senny Mayulu e Bradley Barcola. L’avvio è subito a tinte parigine: al 3Marquinhos insacca sulla corta respinta di Marco Carnesecchi, decisivo poi in due occasioni su Barcola e Achraf Hakimi. L’Atalanta reagisce sulla destra con l’asse Raoul Bellanova-De Ketelaere, ma un destro potente di Kvaratskhelia piega le resistenze nerazzurre. Carnesecchi tiene a galla i suoi respingendo il rigore di Barcola concesso per un fallo di Musah su Marquinhos, ma la ripresa si apre con il 3-0 di Nuno Mendes. Nel finale, un errore di Bellanova spiana la strada al poker firmato Gonçalo Ramos.

Stasera, invece, il Napoli di Antonio Conte volerà a Manchester per giocare contro il City di Pep Guardiola. Un esordio davvero complesso per i partenopei, che sono però partiti bene in campionato, a quota tre vittorie su tre. “Tornare in Inghilterra fa sempre piacere, le esperienze come quelle con Chelsea e Tottenham ti rimangono dentro, il livello che c’è è molto alto. Allenare in Inghilterra è stata un’esperienza bellissima, sotto tutti i punti di vista. Tornare a Manchester nella più importante competizione europea è motivo d’orgoglio e soddisfazione. Andiamo ad affrontare una squadra che negli ultimi anni è stata protagonista assoluta, quindi stiamo parlando di un top club con un allenatore davvero top top. Ci arriviamo con grande umiltà, con lo scudetto sulla maglia, frutto di un’annata straordinaria. Ci consideriamo degli alunni che vengono ad affrontare dei maestri. E non credo che non sia una cosa ingiusta. Da parte nostra c’è voglia di capire, di confrontarci con queste realtà che sono molto importanti, molto forti”.

Il Manchester City scende in campo dopo il derby trionfale contro lo United, e Pep Guardiola, dopo un avvio di stagione incerto, si prepara ad affrontare l’ostacolo Napoli di Antonio Conte, fresco campione d’Italia. Ad attenderlo anche Kevin De Bruyne dopo il trasferimento estivo: “Sapevo che si sarebbe ambientato subito – ha commentato il tecnico – per me non è stata affatto una sorpresa”. E aggiunge: “Conte? È un top class manager, ovunque è stato ha fatto bene quindi non sono affatto sorpreso. Conte mi ha fatto soffrire col Chelsea e col Tottenham? Sì, ma vedremo domani (oggi, ndr). Ho grande rispetto per mister Conte”. Guardiola conferma in porta Gigio Donnarumma: “Negli ultimi dieci anni abbiamo sempre avuto portieri straordinari e Gigio arriva da anni di prestazioni ad altissimo livello”.


di Edoardo Falzon