Pazza Juve pareggia 4-4, oggi tocca a Inter e Atalanta

mercoledì 17 settembre 2025


Sette gol subiti in due partite. La Juventus ha abbandonato i libri di teoria e si è data alla sperimentazione. I bianconeri hanno inaugurato la Champions League con un pareggio rocambolesco. All’Allianz Stadium di Torino, la squadra di Igor Tudor è riuscita a strappare un 4-4 in pieno recupero al Borussia Dortmund dopo essere stata sotto di due reti a pochi minuti dal termine.

La prima frazione è stata caratterizzata da un buon ritmo ma poche vere occasioni. I tedeschi non si sono mai resi realmente pericolosi dalle parti di Michele Di Gregorio, mentre la Juve ha creato qualche chance: al 4Kephren Thuram ha sfiorato il gol con un tiro deviato che il portiere del Bvb Gregor Kobel ha tolto dall’incrocio, e al 22Loïs Openda non ha trovato lo specchio sugli sviluppi di un corner. Un tentativo di Jonathan David, alto di poco, ha chiuso le emozioni del primo tempo. Nella ripresa la partita si è accesa. Dopo un brivido al 6’, con Maximilian Beier che ha colpito il palo approfittando di un’uscita sbagliata di Di Gregorio, due minuti più tardi Karim Adeyemi ha portato avanti il Dortmund con un diagonale mancino. Il portiere bianconero si è riscattato subito dopo con un intervento decisivo su Serhou Guirassy, ma al 19’ Kenan Yıldız ha firmato il pareggio con un capolavoro di destro a giro da fuori area. La gioia è durata pochissimo: un minuto più tardi Felix Nmecha ha riportato avanti i gialloneri. La Juve ha reagito ancora con Dušan Vlahović al 23’, imbeccato da un assist perfetto di Yıldız.

Alla mezzora il Dortmund è tornato avanti con Yan Couto, bravo a sfruttare un errore di Thuram e a sorprendere Di Gregorio sul primo palo. Nel finale è arrivato anche l’allungo tedesco: all’86’ Ramy Bensebaini, dal dischetto, ha segnato il 4-2 dopo un fallo di mano di Lloyd Kelly confermato dal Var. Sembrava finita, ma la Juve non si è arresa. In pieno recupero, al 94’, Vlahović ha accorciato le distanze con un sinistro su cross di Pierre Kalulu, e al 99, con lo Stadium ormai rassegnato, è stato lo stesso Kelly di testa a firmare il definitivo 4-4 su assist dell’uomo partita Vlahović.

STASERA TOCCA A INTER E ATALANTA

L’attenzione ora si sposta sulle altre italiane impegnate in Champions. Per l’Inter, la prima sfida della fase a Girone unico sarà contro l’Ajax. Cristian Chivu mette in guardia i suoi: “L’Ajax non è una vittima sacrificale e ha dimostrato il suo valore a livello internazionale. Sarà una partita tosta, noi dobbiamo essere preparati mentalmente e fisicamente. L’Ajax è forte, abbina esperienza e gioventù. La squadra è ben allenata, bisogna essere pronti, anche perché è la prima partita”. Il tecnico nerazzurro ha poi aggiunto: “La squadra per me è forte e l’ha dimostrato anche contro la Juventus, poi se guardiamo solo il risultato allora si può puntare il dito. Sappiamo cosa significa una sconfitta, ma bisogna anche guardare le cose buone fatte, come la voglia della squadra di fare la partita. Manca poco anche per dare morale alla squadra che sta facendo di tutto per uscire da questa situazione. Si tratta solo di risultati, non di prestazioni”.

L’Atalanta, invece, debutta a Parigi contro il Paris Saint-Germain. Ivan Juric ha fissato l’obiettivo: “L’obiettivo di questa prima fase della competizione è andare avanti, in un modo o nell’altro”. Il tecnico chiede coraggio ai suoi: “Ci siamo preparati bene, li affronteremo come sempre cercando di fare una grande partita. Si affronta con coraggio, loro hanno caratteristiche di palleggio e velocità in attacco. Ma serve avere coraggio: le squadre che si abbassano molto poi soffrono di più. E quindi affrontarli a viso aperto”.


di Edoardo Falzon