venerdì 5 settembre 2025
Non mollare mai e vincere a tutti i costi. “Ho trovato un gruppo di ragazzi che si è messo a disposizione, così come tutte le persone che lavorano in federazione. C’è stato un lavoro quasi perfetto e penso domani di vedere una grande partita. Faccio i miei complimenti alla squadra”. Con queste parole Gennaro Gattuso, commissario tecnico della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del suo debutto ufficiale contro l’Estonia. L’ex centrocampista campione del mondo ha insistito sull’importanza del collettivo: “Dobbiamo essere squadra – ha aggiunto – è la componente più importante, stare insieme, non mollare e nei momenti di difficoltà tirare fuori l’orgoglio. Fa parte del nostro Dna”. Per Rino sarà la prima volta sulla panchina azzurra, ma le sensazioni sono contrastanti. “Non ho tempo di emozionarmi, ci sono tante pressioni e le sento. Per questo le emozioni sono poche, forse poi domani al fischio d’inizio qualche emozione arriverà, ma al momento sono concentrato su quello che dobbiamo fare. Abbiamo un compito difficile ma ce la metteremo tutta”, ha osservato il commissario tecnico, sottolineando il peso delle responsabilità che lo attendono.
Un concetto ribadito con fermezza: “La verità è che non ho tempo d’emozionarmi, ho tante responsabilità addosso. Stanotte dormirò pensando a quello che abbiamo fatto stamattina, quello che correggeremo. Ma sono orgoglioso per la grande possibilità che mi hanno dato”. Gattuso ha poi definito la mentalità che vuole trasmettere al gruppo: “Dobbiamo essere umili e arroganti. L’umiltà quando si sbaglia una palla, poi dopo l’arroganza di fare la giocata difficile e non preoccuparci di sbagliare. Se abbiamo la mentalità giusta la pezza possiamo metterla e dobbiamo metterla. Ho visto pochi giocatori non sbagliare, ma la differenza la fa la testa e la fame, pensare con una testa sola”. E guai a sottovalutare l’avversario, come forse spesso ha fatto l’Italia in questi ultimi anni: “Estonia? Ho visto una squadra che vuole palleggiare, fare costruzione dal basso. È una squadra ben organizzata, hanno un allenatore giovane con buone idee, dobbiamo fare una partita importante, tutti pensano sia una passeggiata, ma non ci sono partite facili”.
Infine, un richiamo alla propria esperienza in campo con la maglia azzurra: “In queste 73 partite che ho fatto da giocatore, 35 sono state molto difficili, di figuracce ne abbiamo fatto anche noi, arrivare a fine primo tempo contro le piccole e mettersi le mani addosso perché rischiavi le figuracce… anche per noi non e’ stato sempre tutto rose e fiori”. E, concludendo, ha ribadito lo spirito che intende trasmettere alla Nazionale: “Tante volte si pensa a giocar bene, ma si deve pensare a vincere, sia pulito che sporco. Nella storia calcistica italiana abbiamo sempre avuto la mentalità di non mollare mai, dobbiamo andare alla ricerca di quello”.
di Edoardo Falzon