lunedì 4 agosto 2025
Un bilancio che va oltre i numeri e conferma la solidità del movimento azzurro. Con sette medaglie conquistate (1 oro, 4 argenti e 3 bronzi), 25 finali raggiunte – record assoluto per l’Italia – e un quarto posto nella classifica generale a punti dietro a tre superpotenze come Stati Uniti, Australia e Cina, la Nazionale italiana chiude i Mondiali 2025 di nuoto in vasca lunga a Singapore con segnali estremamente incoraggianti in vista del prossimo ciclo olimpico. “È stata un’Italia fantastica. Siamo andati al di sopra delle aspettative. È avvenuto ciò che mi auguravo: i giovani, su tutti Carlos D’Ambrosio, Christian Bacico e Sara Curtis, si sono integrati benissimo e hanno risposto con qualità; i campioni come Nicolò Martinenghi, Thomas Ceccon e Simona Quadarella, insieme ai capitani Lorenzo Zazzeri e Silvia Di Pietro e agli altri più esperti, che ne hanno agevolato l’inserimento affermandosi con nuovi obiettivi. Simone Cerasuolo è stata un’attesa sorpresa perché conosciamo il suo valore. Benedetta Pilato ha risposto con fermezza ad una stagione complicata dimostrando grande personalità”, ha dichiarato il direttore tecnico Cesare Butini al termine della manifestazione.
Il bilancio tecnico è imponente: oltre alle medaglie, l’Italia ha fatto registrare due record europei, 10 record italiani assoluti, tre primati juniores e altrettanti cadetti, oltre a 18 record personali. Particolarmente degno di nota il secondo posto nella classifica maschile, dietro ai soli Stati Uniti. Le staffette hanno recitato un ruolo da protagoniste, mancando l’en plein in Finale solo per un soffio nella mista femminile. “Se tutte le staffette si fossero qualificate alle finali sarebbe stato un mondiale quasi perfetto. Saremmo stati gli unici. Ci è mancata la mista femminile per un soffio, ciò evidenzia la profondità del movimento che ha tanti giovani pronti ad allargare ulteriormente il gruppo. Abbiamo avuto una leggera pausa tra il quarto e il quinto giorno, ma siamo sempre stati altamente competitivi come dimostra il record di finali raggiunte. È una squadra che lascia intravedere prospettive importanti per il futuro e certezze per il quadriennio” ha ragionato Butini. “Ringrazio la Federazione italiana nuoto, le società e i loro tecnici che hanno sostenuto i progetti condivisi e pianificati in prospettiva delle Olimpiadi di Los Angeles. Spero che gli italiani si siano emozionati. Abbiamo disputato un grandissimo mondiale”, ha chiosato il direttore tecnico.
L’OTTIMO BOTTINO NEI TUFFI
Tre medaglie – un oro e due bronzi – nove finali, due piazzamenti ai piedi del podio e una squadra giovanissima. L’Italia dei tuffi esce dal mondiale di Singapore 2025 con il miglior bilancio della sua storia recente. A trainare il gruppo, ancora una volta, è stata Chiara Pellacani, ormai pienamente consacrata nel gota internazionale, ma il direttore tecnico Oscar Bertone ha posto l’accento sul percorso collettivo. “È stato un mondiale indimenticabile. Dove, insieme alle medaglie, c’è una nazionale giovane, in crescita, che ci lascia sperare che il futuro sia dalla nostra parte”, ha ragionato a fine manifestazione. “Abbiamo lavorato molto bene negli anni precedenti e ciò ha permesso che la squadra giovanile di un tempo sia oggi la squadra assoluta, che è riuscita a portare questi ottimi risultati per tutta l’Italia”, ha spiegato Bertone.
Chiara Pellacani si è confermata leader tecnica ed emotiva della selezione. Reduce da un periodo di difficoltà dopo i quarti posti alle Olimpiadi di Parigi e agli Europei di Antalya, ha ritrovato equilibrio e determinazione, alternando periodi di preparazione tra gli Stati Uniti e l’Italia. Il risultato è stato evidente in tutte le prove disputate, in particolare nel sincro misto da 3 metri con Matteo Santoro, con cui ha conquistato l’oro mondiale. “È stato il mondiale di Chiara Pellacani, la sua consacrazione. La sua maturità è venuta proprio dopo i quarti posti alle Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Antalya, ha avuto effettivamente dei momenti difficili, è tornata negli Stati Uniti, poi in Italia perché non si sentiva pronta per affrontare un nuovo viaggio, però questo lungo viaggio l’ha riportata qui a Singapore con maggiore consapevolezza e più certezze. Lo ha dimostrato a cominciare dalle gare individuali e ancora di più in sincro con Matteo Santoro, dove sono stati veramente fantastici. Ora viene quasi naturale dire campioni del mondo ma il lavoro che c’è stato dietro è difficile da quantificare e spiegare”. Due debuttanti, Elisa Pizzini e Simone Conte, hanno arricchito l’esperienza azzurra, dando ulteriori segnali positivi per il futuro. E le Olimpiadi non sono così lontane.
di Edoardo Falzon