venerdì 18 luglio 2025
Il primo uomo a rompere il muro del suono. Se n’è andato a soli 56 anni Felix Baumgartner, facendo ciò che amava. Atleta, stunt-man e free jumper, l’austriaco sarebbe stato colpito da un malore mentre faceva parapendio nelle Marche, a Porto Sant’Elpidio, precipitando a bordo della piscina di una struttura ricettiva. La star degli sport estremi ha preso in dote, secondo molti esperti e fan, l’eredità di Patrick de Gayardon, il capostipite dei free jumper e paracadutista acrobatico, nonché l’ideatore della tuta alare. Anche lui, nel 1998, è venuto a mancare durante un’evoluzione delle sue alle Hawaii.
Pur avendo iniziato a esibirsi per la Red Bull già a fine anni Ottanta, Baumgartner si è ritagliato un posto nell’olimpo degli sportivi estremi dal suo volo in caduta libera, senza precedenti, attraverso il Canale della Manica nel 2003. Con un team formato dal top mondiale di scienziati, ingegneri e medici, si era preparato per riscrivere la storia e far progredire la ricerca aeronautica con il progetto Red Bull Stratos. Aveva iniziato con lo skydive (paracadutismo sportivo) a 16 anni, mostrando le sue abilità in esibizioni e gare a squadre dell’esercito austriaco. Negli anni Novanta Baumgartner aveva chiuso con il paracadutismo tradizionale e concentrandosi su avventure più sfidanti come il base jumping. La sua Gioconda è stata l’evento di sport estremo del secolo, il 14 ottobre 2012. Il volto della Red Bull ha completato con successo il salto Red Bull Stratos dall’altezza di oltre 24 miglia (più di 39 chilometri), con una velocità stimata in 833,9 miglia all’ora (1.342,8 chilometri orari) durante i 4’22” di caduta libera. Il suo salto dal “bordo dello spazio” è stato acclamato in tutto il mondo.
Con quell’impresa, Baumgartner ha stabilito tre record: quello dell’altezza massima raggiunta da un pallone aerostatico con equipaggio, l’altezza maggiore di un lancio da pallone aerostatico e la velocità massima raggiunta da un uomo in caduta libera. È stato il primo uomo a infrangere la velocità del suono (1.110 chilometri orari) al di fuori di un veicolo. La caduta libera supersonica gli era valsa, nel 2013, il titolo di People’s Choice Adventure dell’anno. Nell’amarezza che circonda questa vicenda, forse, si può trovare conforto nel pensare che Felix, proprio come il suo collega de Gayardon e altri sportivi estremi come Ken Block, se ne sia andato facendo ciò che amava di più al mondo.
di Redazione