giovedì 10 luglio 2025
L’apprensione per il gomito di Jannik Sinner è durata pochissimo. Dalle risposte alle prime di Ben Shelton nei Quarti di Finale di Wimbledon, si è notato come l’altoatesino si fosse ripreso pienamente dall’infortunio che ha fatto stare con il fiato sospeso un Paese intero. Il numero uno del ranking Atp ha liquidato in tre set l’americano, testa di serie numero 10, riprendendosi completamente dal difficile Ottavo di Finale vinto per il ritiro di Grigor Dimitrov. Per il tennista italiano, quella di venerdì sarà la settima Semifinale in prove del Grande Slam della carriera, la seconda a Londra (dopo quella persa nel 2023 contro Djokovic) e la quarta consecutiva nei major. Migliorato il risultato della passata stagione, quando a Londra si era fermato ai Quarti di Finale contro Daniil Medvedev. L’altoatesino affronterà Novak Djokovic che ha avuto la meglio su Flavio Cobolli in quattro set.
“È stata una partita davvero difficile, lo sapevo già in partenza. Ho cercato di restare solido, di portare a casa i miei turni di servizio e vedere cosa potevo fare in risposta. Ovviamente, sono molto felice per la prestazione di oggi”, ha dichiarato Sinner in apertura di una conferenza stampa densa di riflessioni e dettagli. “Ieri ho giocato per 20 minuti senza servire e senza colpire al 100 per cento. Però, allo stesso tempo, cerco sempre di mettermi nella condizione almeno di scendere in campo e provare. Nel riscaldamento di oggi ho avuto buone sensazioni. Già ieri, mentalmente, mi ero preparato: mi ero detto che oggi avrei giocato. Quindi non c’erano grandi dubbi se avrei giocato o meno, era solo una questione di percentuali. Oggi la percentuale era molto alta, quindi sono contento”, ha aggiunto il classe 2001, con la lucidità che ormai contraddistingue la sua maturità agonistica.
E alla domanda su cosa significherebbe, nel caso, vincere Wimbledon, Sinner ha risposto così: “Naturalmente si punta a vincere tornei che non hai ancora vinto, su superfici dove non hai ancora vinto. Ma allo stesso tempo cerco anche di capire che tipo di giocatore sia diventato su questa superficie, così come faccio sulla terra. Guardando a come ho giocato l’anno scorso sulla terra e a come sto giocando quest’anno, credo di essere migliorato. E spero che la stessa cosa possa valere anche qui sull’erba, cercando di capire e credere che sono un giocatore migliore anche su questa superficie. Cerco solo di inserirmi al meglio in queste situazioni: le Semifinali di uno Slam sono occasioni straordinarie, grandi opportunità. Sono felice di essere di nuovo in questa posizione, per vedere cosa posso ottenere”. E ancora: “Non ho ancora vinto, quindi lo voglio ancora di più. Ma non funziona così: so che ho un avversario alla volta, e spero di mostrare un buon tennis nel prossimo turno. Se non lo faccio, ovviamente non è possibile vincere quella partita. Cerco solo di divertirmi e godermi il momento”, ha concluso Sinner, con uno sguardo lucido sul futuro immediato.
Nel frattempo, Novak Djoković ha dovuto faticare più del previsto per superare Flavio Cobolli. Il serbo, 38 anni, ha ceduto il primo set al tie-break, ma ha poi imposto la sua legge con un parziale di 6-2, 7-5, 6-4 sul Centrale. Durante la seconda palla match, Djokovic è rovinato a terra, mostrando evidenti segni di dolore prima di rialzarsi e chiudere il match. Djokovic andrà ora a caccia del suo 25º titolo Slam, che rappresenterebbe un record storico. La sfida con Sinner promette scintille: l’azzurro ha vinto l’ultimo confronto diretto in semifinale al Roland Garros lo scorso giugno, imponendosi in tre set, e guida 5-4 il bilancio totale degli scontri. Tuttavia, sull’erba, Djoković resta in vantaggio: due precedenti vittoriosi, nei quarti di Wimbledon 2022 e in Semifinale nel 2023. Per Cobolli, il Quarto di Finale a Wimbledon rappresentava un traguardo già storico: alla sua prima apparizione tra gli otto migliori in un major, dopo aver conquistato quest’anno i primi due titoli della carriera, a Bucarest e Amburgo, entrambi su terra battuta.
di Edoardo Falzon