Nba Finals: Okc vince il suo primo titolo

lunedì 23 giugno 2025


A Shai Gilgeous-Alexander il titolo di Mvp. Gli Oklahoma City Thunder sono campioni Nba per la prima volta. In una delle Finals Nba più snobbate degli ultimi tempi – ma anche più spettacolari – la squadra allenata dal giovane Mark Daigneault, votato come allenatore dell’anno 2024, nella notte tra ieri e oggi ha conquistato l’anello vincendo il massimo campionato di basket americano, battendo in gara 7 gli Indiana Pacers per 4-3. Con il punteggio di 103-91. La gara degli ospiti è stata sicuramente condizionata, ai fini del risultato, dal grave infortunio di Tyrese Haliburton. La stella degli Indiana Pacers, al settimo minuto del primo quarto, si sarebbe rotta il tendine di Achille, dopo un inizio da urlo di partita. La guardia di Indiana è stata uno dei fattori per la storica cavalcata dei Pacers nei playoff e nelle Finals Nba, mettendo a segno almeno quattro canestri all’ultimo secondo. Dopo una serie emozionante e equilibrata quindi Oklahoma, guidata da un fantastico Sga, eletto Mvp delle Finals, può finalmente festeggiare.

“Sono davvero felice per i ragazzi, abbiamo raggiunto un sacco di obiettivi e tutti si meritano questo titolo. L’abbiamo desiderato tantissimo”, ha esordito nel post gara coach Daigneault con i giornalisti. “Il modo in cui i ragazzi si comportano e competono è unico nello sport, l’organizzazione è stata con noi fin dall’inizio, ci hanno spinti a fare bene. La squadra è nuova e giovane, ma ci sono state tantissime persone a credere nel processo, l’ambiente attorno ai giocatori aveva già esperienza e questo ha giocato un ruolo chiave”, ha aggiunto l’allenatore classe 1985. E ancora: “Ogni gara 7 porta con sé un livello di pressione unico, figuriamoci alle Finals. Siamo restati noi stessi, a partire dalla difesa, e lo stesso impegno si è poi visto offensivamente”, ha chiosato Daigneault.

La vittoria del titolo, del premio di migliore in campo e di Mvp della regular season per Shai è stata “incredibile, ho tolto un peso enorme dalle spalle, mi sento meno stressato. Ogni sera vogliamo vincere, ma a volte non va come vuoi, oggi abbiamo trovato un modo per farla andare come volevamo. Sono orgoglioso di questo gruppo, non lo cambierei per nulla al mondo, ci si sente bene da campioni”, ha ammesso il giocatore più forte dell’Nba 2025. Che ha provato anche a consolare il rivale Haliburton dopo il grave infortunio: “Gli ho chiesto se stesse bene, mi sembrava dolorante. Non vuoi mai che queste cose succedano nello sport, e in quel momento il mio cuore si è fermato per lui. È una sfortuna che sia successa una cosa del genere nella partita più importante, terribile, a volte la competizione è anche ingiusta. Mi dispiaceva molto e ho chiesto se stesse bene, ovviamente no, ma le mie preghiere vanno a lui. Un grande giocatore e una grande squadra, che tornerà. Gli auguro il meglio”, ha chiosato Shai.

Adesso, la festa, si sposterà fra le strade di Oklahoma City. Il coronamento di un sogno per una squadra e una città non abituati a vincere, che hanno fatto del gioco di squadra, della tattica e della difesa i loro punti di forza, seguendo la stella di Shai e alzando tutti insieme – dall’Mvp fino ai magazzinieri – il primo titolo Nba nella storia dei Thunder.


di Edoardo Falzon