Mondiale per club: oggetto misterioso

martedì 17 giugno 2025


La verità è che girano tantissimi soldi. A tre giorni dall’inizio della Coppa del mondo per club Fifa, la prima impressione è che questo format inventato dalla Federazione mondiale per “sfidare” la Uefa piaccia principalmente ai top club – a chi grande già è – che vogliono diventare se possibile ancora più “big”. Loro, e il loro portafoglio. Ogni squadra guadagnerà: due milioni di dollari per vittoria solo nella fase a Gironi e un milione di dollari per pareggio. E poi, 7,5 milioni di dollari per la qualificazione agli Ottavi di Finale, 13,25 milioni di dollari per il passaggio ai Quarti, 21 milioni di dollari per la qualificazione alla Semifinale, 30 milioni di dollari in caso di Finale e, infine, 40 milioni di dollari per la squadra vincitrice del torneo. Ecco perché chi è rimasto fuori punta a entrare nei meccanismi del Mondiale per club.

Una competizione che potrà diventare, secondo gli addetti ai lavori, la tanto agognata Superlega. Un progetto bocciato alla Uefa dal presidente della Fifa Gianni Infantino, che però potrebbe aver “preso spunto” dal super campionato europeo per mettere a punto un competitor bello e buono. Sta di fatto che questa prima edizione del Mondiale per club non potrà dirci molto dal punto di vista del gradimento del pubblico, visto che l’America è lontana per gli europei, ma anche per gli americani stessi (i tifosi dell’LA Galaxy avrebbero dovuto fare circa 3.000 chilometri per sostenere la propria squadra contro il Chelsea). Trasferte difficili, stadi semivuoti, orari delle dirette a cui sono abituati (in Europa) solo i fan dell’Nba e tanta differenza tecnica tra i club hanno creato un mix perfetto di goleade soporifere – il 10-0 del Bayern Monaco contro l’Auckland è diventato noioso dal quarto gol dei tedeschi – e pareggiotti che valgono un buon milioncino.

C’è attesa, infine, per Inter e Juventus. Le due squadre italiane si apprestano a esordire rispettivamente contro il Monterrey (Messico) e l’Al-Ain (Emirati Arabi). I nerazzurri di Cristian Chivu e i torinesi di Igor Tudor – riconfermato alla guida della Vecchia signora – vogliono arrivare fino in fondo al torneo, e dalle dichiarazioni prima della partenza negli States, anche i giocatori non vedono l’ora di entrare in campo. Il difensore della Juve Pierre Kalulu, ad esempio, è pronto a “giocarsi un anno di ferie” per vincere la Coppa del mondo per club. Anche perché, il premio per i giocatori sarà perlomeno proporzionato al montepremi finale.


di Edoardo Falzon