mercoledì 23 aprile 2025
Dopo due stagioni in purgatorio, il Leeds United torna ufficialmente in Premier League, accompagnato dal Burnley in una promozione che segna il ritorno in alto di due piazze storiche del calcio inglese. Entrambe guidano la classifica della Efl Championship con 94 punti, rendendosi matematicamente irraggiungibili per lo Sheffield United, fermo a quota 86 punti. Decisivo, per i bianchi di Leeds, il netto 6-0 rifilato allo Stoke City, mentre per i Clarets la conferma del salto di categoria è arrivata nel confronto diretto vinto 2-1 proprio contro la terza forza del campionato cadetto inglese. Per il Leeds si chiude un ciclo breve ma denso di frustrazioni, iniziato con la retrocessione del 2023 dopo il deludente epilogo della gestione di Javi Gracia. Oggi la squadra ritrova la massima serie con un’identità definita, sostenuta da un pubblico che non ha mai smesso di credere. Diverso il percorso del Burnley, che continua a dimostrare solidità e progettualità. Il club di Turf Moor, già campione d’Inghilterra nel 1921 e nel 1960, conferma di poter essere competitivo anche dopo le recenti difficoltà economiche e tecniche.
A dare ulteriore risalto al ritorno dei Clarets tra le grandi è la curiosa, ma significativa, vicinanza dei Windsor, famiglia reale. Re Carlo III, quando ancora era principe di Galles, rivelò nel 2012 la propria simpatia per il Burnley, spiegando che la scelta aveva una motivazione più sociale che sportiva. “Burnley ha attraversato momenti molto difficili e sto cercando di trovare modi per contribuire al suo rilancio e accrescere aspirazioni e autostima da quelle parti”, dichiarò l’allora erede al trono. La città di Burnley, che conta poco meno di 90mila abitanti e si trova a nord di Manchester, ha beneficiato di diversi progetti di riqualificazione sostenuti direttamente da Carlo. Dopo quella dichiarazione, il club volle omaggiarlo con un abbonamento Vip a vita per il Turf Moor, che fu effettivamente utilizzato dal futuro sovrano in occasione della gara di Premier League del febbraio 2010 contro il West Ham allenato da Gianfranco Zola. Quel giorno, i Clarets vinsero 3-0, segnando anche simbolicamente la vicinanza tra la corona e una delle realtà più identitarie del calcio del nord d’Inghilterra.
di Redazione