giovedì 13 marzo 2025
Il Real Madrid non sa perdere. Neanche quando perde. Lungi dal fare sofismi, il passaggio del turno dei blancos ai Quarti di Finale di Champions League contro l’Atlético Madrid è stato proprio questo: una sconfitta, arrivata per 1-0 al Wanda Metropolitano, che ha portato al pareggio (aggregato) e ai successivi rigori. Qui, come ha ricordato il guru dei dati statistici Giuseppe Pastore, è successo veramente l’incredibile. Dopo l’annullamento da parte dell’arbitro Szymon Marciniak della rete di Julián Álvarez per un “doppio tocco” – il campione del mondo è scivolato sul dischetto – e il palo colpito da Marcos Llorente, il Real ha vinto l’ottavo di finale senza parare neanche un rigore. Infatti, Thibaut Courtois è stato salvato dal Var e dal legno del centrocampista spagnolo, mentre Jan Oblak ha preso il rigore tirato da Lucas Vázquez.
C’è da aggiungere che durante i tempi regolamentari, Kylian Mbappé è stato atterrato in area di rigore da Clément Lenglet, portando a un calcio di rigore che avrebbe reso più agevole la qualificazione del Real Madrid. Ma dagli 11 metri non si è presentato il rigorista dei blancos, Jude Bellingham, ma Vinicius Jr. – forse per troppa voglia di riprendersi la scena europea, dopo il pallone d’oro mancato – che ha sparato il pallone nella curva dell’Atléti. Difatti, quando Ancelotti ha capito che i supplementari sarebbero stati solamente un episodio che avrebbe portato ai calci di rigore, ha pensato bene di sostituire l’attaccante brasiliano con il giovanissimo connazionale Endrick. Che avrebbe dovuto tirare il rigore decisivo, ma il tecnico italiano, guardando negli occhi il 18enne di Taguatinga, ha preferito mandare sul dischetto Antonio Rüdiger. Che non ha sbagliato, ancora una volta, il tiro più importante della sua stagione.
Adesso toccherà all’Arsenal di Mikel Arteta provare a fermare i blancos, che a questo punto sono senza ombra di dubbio i favoriti per la vittoria finale. Sarebbe la sedicesima.
di E.F.